"Ho ricevuto degli attacchi sia da Avvenire che da Il Manifesto". A parlare è il blogger 23enne Luca Donadel che, con il suo video-denuncia "La verità sui migranti" pubblicato il 6 marzo su Youtube, ha svelato la verità sugli opachi rapporti tra Ong e scafisti.
"È ironico che si mettano insieme per sostenere le Ong anche nel caso in cui si viene a conoscenza di 'dettagli' ben poco difendibili, come i contatti diretti con gli scafisti", dice il giovane in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Tempo in cui racconta che tutto è partito "da un articolo del think tank Gefira, che aveva già denunciato come queste Ong si spingessero oltre il limite della areesearch and rescue coordinate dalla Guardia costiera italiana". Così, usando lo strumento Marine Traffic, sistema che traccia le rotte delle imbarcazioni civili e commerciali, Donadel ha ricostruito le posizioni in cui avvenivano i salvataggi da parte delle Ong.
Per il giovane occorre "una visione laica e critica della vicenda, senza sentimentalismi, ideologie e propaganda", mentre per quanto riguarda il Codice di condotta varato dal ministro Minniti, non si pronuncia ma aspetta di vedere come verrà applicato.
Il blogger, però giudica negativamente il fatto che non sia un accordo vincolante:"Alcune Ong come Sos Mediterranée - spieha - hanno firmato il codice con riserva, mantenendo il diritto di fare i trasbordi e non avere personale armato a bordo. Insomma, a dettare le condizione è lo Stato o sono le Ong?".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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