Sbaglia pure la data: gaffe di Arcuri sui vaccini

Nella circolare inviata ai governatori, Arcuri chiede di comunicare le strutture individuate per il piano vaccini entro... venerdì 23 novembre

Sbaglia pure la data: gaffe di Arcuri sui vaccini

Il nostro commissario straordinario Domenico Arcuri, investito della carica per coordinare le operazioni di contenimento e contrasto del Coronavirus, sbaglia pure sulle date. Se gli organi incaricati di gestire quella che viene definita come una emergenza epocale riescono a cadere anche in simili errori, allora c'è davvero ben poco per cui stare sereni.

E dire che proprio di recente l'inviato speciale dell'Oms David Nabarro ha richiamato all'ordine tutti i governi europei, invitandoli ad un maggior rigore per evitare una terza ondata del Covid-19. Purtroppo, almeno in Italia, le premesse non sono buone, considerata la clamorosa gaffe in cui è caduto Arcuri.

In una lettera di alcuni giorni fa, il commissario straordinario presenta alle regioni il piano vaccini, in attesa che arrivino le prime dosi. Nel documento vengono date delle disposizioni sulle modalità di somministrazione e di conservazione. "L’Italia ha aderito all’iniziativa dell’Ue per l’acquisto del più ampio portafoglio possibile di vaccini", si legge nella circolare, riportata in parte da "Il Fatto Quotidiano"."In particolare il vaccino Pfizer, il cui iter di validazione sembra essere, ad oggi, il più avanzato, permetterebbe all’Italia di disporre già dal fine gennaio 2021 di circa 3,4 milioni di dosi da somministrare a 1,7 milioni di persone. È necessario, pertanto, scegliere il target di cittadini a cui somministrare le prime dosi disponibili". La priorità, spiega Arcuri, sarà data ai soggetti più a rischio: "Si potrebbe prevedere in questa prima fase di somministrare il vaccino direttamente nelle strutture ospedaliere e, tramite unità mobili, nei presidi residenziali per anziani". Per le altre categorie di cittadini, invece, dovrebbero essere messi a disposizione dei drive-through, proprio come per i tamponi.

Le regioni, dunque, devono prepararsi ed individuare le strutture più idonee a tale scopo. Ed è proprio a questo punto della lettera del commissario che gli occhi più attenti hanno immediatamente individuato l'errore. Nel dare indicazioni ai governatori circa la data entro la quale comunicare i centri che saranno messi a disposizione sui singoli territori, Arcuri parla di venerdì 23 novembre. Peccato che il 23 novembre cada di lunedì, ossia oggi. E che il prossimo venerdì sarà datato 27 novembre. Insomma, il commissario straordinario non deve aver avuto a disposizione neppure un calendario: non si spiega, altrimenti, un simile errore.

Ecco la frase, riferita da "Il Tempo": "Al fine di definire il piano di fattibilità di questa prima fase di somministrazione è necessario che le Regioni da voi presiedute individuino, in ogni provincia, idonee strutture capaci di rispettare i vincoli sovraesposti quanto alle caratteristiche di consegna, di conservazione e di somministrazione. Pertanto vi chiedo di volermi comunicare, mediante la tabella allegata, entro venerdì 23 novembre...".

A mettere in duscussione le capacità del commissario anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi, che a "Mezz'ora in più" ha dichiarato:"In Italia non c'è un Superman che può fare insieme tamponi, banchi a rotelle, vaccino.

Io mi sentirei più tranquillo se ci fosse una gestione come quella di Angela Merkel che ha chiamato l'esercito. Io conosco Arcuri, ma questa cosa che qualsiasi cosa che riguardi l'emergenza in Italia la fa Arcuri sta diventando ormai esagerata".

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