Resta incinta dopo le violenze sessuali commesse dal padre: dramma a Cerignola, nel Foggiano. L’orrore è stato scoperto grazie alle indagini della polizia di Stato: individuato e arrestato un cittadino romeno, accusato di violenza sessuale aggravata e continuata e di maltrattamenti in famiglia. L’uomo è stato sottoposto a fermo il 4 gennaio 2022 e resta ristretto in carcere dopo l’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Foggia.
Le indagini sono partite in seguito alla segnalazione della presenza di un nucleo familiare composto da minori e da una giovane incinta in un casolare di campagna della città dauna. Secondo la polizia di Stato, la gravidanza sarebbe conseguenza dei ripetuti abusi sessuali commessi dal padre. Accuse corroborate dalle dichiarazioni rese dalla vittima di stupro alle forze dell’ordine subito dopo il blitz contro l’orco. A quel punto, gli agenti hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto a carico dell’uomo.
La polizia, in un comunicato diffuso nelle scorse ore, ha precisato che il procedimento nei confronti del cittadino rumeno è ancora nella fase delle indagini preliminari. L’uomo, ha rimarcato ancora la Questura, deve fare i conti con gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati per i quali è stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere, ma “non può essere considerato colpevole fino alla condanna definitiva”.
I fatti di Cerignola hanno scosso la comunità foggiana e la notizia ha attirato l’attenzione del mondo politico. Matteo Salvini è stato uno dei primi leader politici a commentare il tragico episodio registrato nel comune ofantino.
Il leader della Lega, in un post pubblicato su Twitter, non ha usato troppi giri di parole per stigmatizzare l’accaduto e ha rilanciato una storica battaglia del Carroccio per contrastare gli episodi di violenza sessuale: “Castrazione chimica. E stop”.
Castrazione chimica. E stop. pic.twitter.com/Shqe8hqqZc
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 12, 2022
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