"Putin è il Padre eterno in Ucraina. Ha il diritto di vita e di morte": le parole choc di Orsini

Argomento bambini costantemente presente negli interventi di Alessandro Orsini per fare maggior presa sul pubblico televisivo della sera

"Putin è il Padre eterno in Ucraina. Ha il diritto di vita e di morte": le parole choc di Orsini

Dopo aver duramente attaccato Mario Draghi durante il suo consueto monologo nel corso dell'ultima puntata di Cartabianca, stavolta fatto in collegamento e non direttamente dallo studio di Roma, Alessandro Orsini si è cimentato nel talkshow come parte dell'ampo parterre di Bianca Berlinguer. Il professore ha fatto come sempre sfoggio della sua dialettica, con continuo riferimento ai bambini, tasto debole di qualunque soggetto del mondo civile, ribadendo in varie occasioni che lui, quello che adesso sta succedendo in Ucraina, l'aveva già previsto. Durante il monologo, l'editorialista de Il fatto quotidiano si è scagliato contro il governo di Mario Draghi, forte delle presunte proteste degli ucraini di Mariupol, che gli scrivono tutti i giorni lamentando l'invio di armi all'Ucraina da parte dell'Italia, che non darebbe un vero contributo per la pace.

Nei suoi successivi interventi, Alessandro Orsini ha puntato il dito contro la propaganda della Nato e ha tuonato che "l'Occidente non sta facendo niente per la pace. Dobbiamo renderci disponibili al riconoscimento dell'indipendenza del Donbass e al ritiro delle sanzioni. Draghi deve dire che non invia più armi a Zelensky". Questo è il pensiero del professore dell'università Luiss, secondo il quale l'Occidente deve fare delle concessioni alla Russia per arrivare alla pace. Questo anche se, come gli hanno fatto notare in diverse occasioni gli altri ospiti della trasmissione, in questo momento chi non vuole sedersi al tavolo delle trattative pare sia proprio Vladimir Putin, ancora convinto di poter ottenere di più sul campo che non con i negoziati.

"È mera illusione pensare di trovare un compromesso con i diritti inviolabili dell'Ucraina", ha detto Antonio Caprarica, difendendo la scelta degli ucraini di continuare a combattere e di non avere al momento intenzione arrendersi consegnando nelle mani di Putin il Donbass. Anche perché, come ha sottolineato Anastasia Kuzmina, nessuno può escludere che una volta ottenuto quello la Russia non si spinga fino a Odessa per conquistare tutti gli sbocchi sul mare Nero dell'Ucraina.

Per queste ragioni Antonio Caprarica ha provato a rimodulare le analisi nefaste di Orsini, che riprendendo quanto dichiarato dalla Cia, ha sostenuto la tesi possibilista sull'utilizzo delle armi atomiche da parte della Russia. "Putin non è il Padre Eterno", ha detto il giornalista, trovando l'opposizione di Orsini: "Oggi in Ucraina Putin è il Padre Eterno, perché ha diritto di vita e di morte sulla popolazione ucraina".

Il professore della Luiss ha anche dichiarato di fregarsene dell'autodeterminazione dei popoli e del diritto internazionale davanti ai bambini che muoiono sotto le bombe. Affermazione che ha fatto infuriare gli altri ospiti in studio, in rivolta davanti all'avanzamento del pensiero di Orsini, già espresso in altre occasioni, secondo il quale i bambini possono vivere bene anche in un contesto non democratico.

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