L'amante ha il Covid 19 ​E il padre infetta il figlio

La relazione clandestina era stata omessa. Non tutti i contatti della donna erano stati resi noti

L'amante ha il Covid 19 ​E il padre infetta il figlio

Un ragazzino di 13 anni è rimasto contagiato a causa di una scappatella del padre. La relazione clandestina che l’uomo aveva con una donna positiva al Covid-19 ha portato il figlio ad ammalarsi contraendo il virus. Il fatto è avvenuto in Veneto, precisamente nel Polesine, nella provincia di Rovigo. La situazione in questa zona è abbastanza difficile.

Come riportato da il Gazzettino, fino a ieri erano stati registrati due morti in più, 11 degenti risultati positivi in Geriatria, un’altra ventina tra personale e ospiti degli Istituti Polesani di Ficarolo e 11 contagiati tra la popolazione. Uno di questi ultimi sarebbe avvenuto a causa di una relazione clandestina tra un uomo e la sua amante, affetta da coronavirus. L’irresponsabilità di qualcuno non ha permesso di interrompere in tempo la catena di contagi.

L'amante del padre era positiva

Il direttore generale dell’Ulss 5 Polesana, Antonio Fernando Compostella, ha spiegato che il 13enne sarebbe stato vittima di “un caso positivo di alcuni giorni fa per il quale il Servizio igiene ha mappato i contatti, ma non sono state date tutte le informazioni: una parte dei contatti che la persona aveva avuto non erano stati riferiti. Il completamento della mappa l’abbiamo avuto raccogliendo informazioni sulla famiglia del ragazzino che ci hanno permesso di metterle assieme con quelle che avevamo già e di capire che qualcuno non si è comportato in modo responsabile, dimenticando o omettendo, altri contatti che aveva avuto. Ci vuole responsabilità, non deve esserci alcuna ritrosia”.

In poche parole, il padre avrebbe incontrato la sua amante, già positiva, e in seguito avrebbe contagiato il proprio figliolo. Importantissimo in questo momento non dimenticare, né omettere volontariamente informazioni fondamentali che potrebbero aiutare i sanitari a bloccare i contagi. C'è anche da dire che le norme per contenere il contagio vietano assolutamente di incontrarsi con persone, anche partner, che non vivono nella stessa abitazione. In questo caso anche il modulo di autocertificazione non avrebbe potuto consentire l'incontro amoroso tra i due amanti.

Attualmente i soggetti risultati positivi in Veneto sono 10.592, con 1.726 ricoverati di cui 248 in terapia intensiva. Dal 21 febbraio le persone dimesse sono 1.595 e 732 i decessi in ospedale di pazienti positivi al Covid-19. Oltre a 824 morti fuori dalle strutture ospedaliere. La provincia maggiormente colpita è al momento quella di Verona, con 2.812 casi positivi su 3.274 totali.

Subito dopo troviamo Padova con 2.596 casi su 3.218 totali, Vicenza (1.524 su 1.986 totali), Treviso (1.421 su 1.948 totali), Venezia (1.221 su 1.795 totali), Belluno 552 su 650 totali e Rovigo con i suoi 202 casi su 273 totali.

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