Il Papa benedice i libri gender. All'autrice scrive: "Vai avanti". Il Vaticano smorza i toni

Bergoglio scrive all'autrice dei libri che raccontano le famiglie omosessuali ai bambini. Poi la precisazione: "La lettera doveva restare segreta"

Il Papa benedice i libri gender. All'autrice scrive: "Vai avanti". Il Vaticano smorza i toni

"Mi ha chiesto di andare avanti e mi ha impartito la benedizione". La benedizione alla teoria gender. Papa Francesco stupisce ancora, scrivendo una missiva all'autrice dei libri che il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, voleva bandire dalle sue scuole. Dopo il Sinodo sulla famiglia che rischia di dividere in due la Chiesa, il Papa si schiera ancora dalla parte delle coppie omosessuali.

Francesca Pardi, fondatrice con la compagna Maria Silvia Fiengo della casa editrice per bambini Lo Stampatello, ha scritto libri come "Piccolo Uovo", "Piccola storia di una famiglia: perchè hai due mamme?" e "Qual è il segreto di papà?". Ha raccontato di aver ricevuto una lettera da Bergoglio che la incitava ad "andare avanti" sulla sua strada. "Piccolo uovo" ha vinto nel 2012 il Premio internazionale della letteratura per l'infanzia Anderson e parla della storia di due pinguini (maschi) che adottano e crescono un piccolo rimasto orfano. "Auspico che tu vada avanti", avrebbe scritto Francesco nella sua lettera in difesa della scrittrice gender.

La lettera arrivata alla Pardi è firmata da monsignor Peter B. Wells per conto del Santo Padre. "Spero - ha detto l'autrice - che questo gesto avvii un cambiamento di toni sul tema delle famiglie "altre", un maggiore rispetto per le persone come me in un momento in cui ci sentiamo oggetto di una crociata". Insomma, la lettera del papa benedice i gender. Questo è quello che - a sentire le parole della Pardi - emerge dalla lettera. Un nuovo episodio in cui Bergoglio sembra rompere con la tradizione della Chiesa e schierarsi, invece, con la "modernità".

La Pardi aveva mandato a giugno al Papa un intero catalogo dei suoi libri, sperando li potesse leggere. Evidentemente l'ha fatto: "Non troverebbe, tra queste pagine - aveva scritto la donna a Bergoglio - neanche l'ombra di quella teoria del gender di cui questi libri sarebbero lo strumento principale: dov'è che diciamo ai bambini che possono scegliere il proprio genere? Dove parliamo loro di sesso?". Ma consegnare il racconto delle famiglie omosessuali ai bambini piccoli significa parificare (nel periodo educativo) la famiglia tradizionale con le coppie omosessuali, una scelta educativa che spetta alle famiglie.

Occorre dire che in altre occasioni e in discorsi ufficiali il Papa si è espresso contro l'ideologia gender. Ma alcuni fedeli vedono nel pontificato di Bergoglio una sorta di contraddizione interna, la presenza di una "doppia via" che disorienta i cattolici. Denuncia l'ideologia, ma agli ideologi del gender lancia l'invito a non fermarsi. Lo stesso era successo, per esempio, nelle lunghe interviste con Scalfari, quando il Vescovo della cattolicità aveva dichiarato al fondatore di Repubblica che "non esiste un dio cattolico".

"A un bambino non puoi chiedere di fare queste cosa qua - aveva detto Luigi Brugnaro quando decise di bandire queste 'favole arcobaleno' dalle sue scuole - I genitori poi sono liberi di fare le loro scelte. Parlarne è possibile nei convegni, negli ambiti della cultura. La libertà di scelta degli adulti deve essere massima. Ma il bambino deve trovarsi a scuola in un ambiente sereno e tranquillo, dopodiché nelle loro case chiameranno i genitori papà 1 e papà 2, mamma e mamma 2. Possono fare quello che vogliono.

Noi - ha concluso - incoraggeremo tutto ciò che vuol dire integrazione, ma dobbiamo pensare anche alla maggioranza delle persone. Io non me la dimentico di sicuro".

Ma a lui il Papa non ha inviato nessuna lettera di congratulazioni. Troppo in linea con la tradizione.

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