Papa Francesco, nella sua riflessione odierna, che ha riguardato la bioetica in molti suoi aspetti, si è soffermato sull'aborto, ma pure sulle "finalità selettive" di alcune tecniche medico- sanitarie. La "cultura dello scarto", per il pontefice argentino, deve essere combattuta. Lo ha ripetuto oggi per l'ennesima volta. E l'interruzione volontaria di gravidanza non può mai essere la soluzione ricercata dalle persone. Ma le posizioni espresse oggi dal Santo Padre hanno interessato pure l'amniocentesi.
Stando a quanto riportato su Il Messaggero, quella procedura, per il vescovo di Roma, va evitata nel momento in cui viene applicata per verificare lo stato di salute del nascituro. Le parole che l'ex arcivescovo di Buenos Aires ha pronunciato nel corso dell'udienza con coloro che hanno preso parte a "Yes to life", un appuntamento organizzato da un Dicastero della Santa Sede, irrompono così nel dibattito contemporaneo: "La vita umana - ha scandito Jorge Mario Bergoglio - è sacra e inviolabile e l'utilizzo della diagnosi prenatale per finalità selettive va scoraggiato con forza, perché espressione di una disumana mentalità eugenetica, che sottrae alle famiglie la possibilità di accogliere, abbracciare e amare i loro bambini più deboli".
Esaminare qual è la condizione della persona che sta per nascere mediante l'ottenimento di campioni biologici, insomma, appartiene alla sfera dell'eugenetica se questo accertamento costituisce l'anticamera di una selezione tra chi ha il diritto a nascere e chi no.Per il vertice della Chiesa, e per la dottrina cattolica, tutti hanno il diritto di venire al mondo.
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