Papa Francesco a gamba tesa sul tema immigrazione. Nella nuova esortazione apostolica "Gaudete et Exsultate", dedicata alla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo, Bergoglio sottolinea che non difendere i migranti non è da cristiani. Parte ripadendo un concetto chiave, l'assoluta importanza di difendere la vita, sempre e comunque. "La difesa dell'innocente che non è nato deve essere chiara, ferma e appassionata. Ma ugualmente sacra è la vita dei poveri che sono già nati, che si dibattono nella miseria".
Poi si sofferma sui migranti. "Spesso si sente dire che, di fronte al relativismo e ai limiti del mondo attuale, sarebbe un tema marginale la situazione dei migranti; alcuni cattolici affermano che è un tema secondario rispetto ai temi 'seri' della bioetica...". Ma, sottolinea il Papa, "che dica cose simili un politico preoccupato per i suoi successi si può comprendere; ma non un cristiano a cui si addice solo l'atteggiamento di mettersi nei panni di quel fratello che rischia la vita per dare un futuro ai suoi figli". Il santo padre ricorda che "non si tratta dell'invenzione di un Papa o di un delirio passeggero...".
"Nocivo e ideologico", secondo papa Francesco, è "l'errore di quanti vivono diffidando dell'impegno sociale degli altri, considerandolo qualcosa di superficiale, mondano, secolarizzato, immanentista, comunista, populista". Il pontefice sottolinea ancora: "Non possiamo proporci un ideale di santità che ignori l'ingiustizia di questo mondo, dove alcuni festeggiano, spendono allegramente e riducono la propria vita alle novità del consumo, mentre altri guardano solo da fuori e intanto la loro vita passa e finisce miseramente".
"I cristiani devono andare controcorrente"
La direzione per i cristiani indicata da Papa Francesco nella nuova esortazione apostolica è quella di andare controcorrente. "Come si fa per arrivare a essere un buon cristiano? - chiede il Pontefice - La risposta è semplice: è necessario fare, ognuno a suo modo, quello che dice Gesù nel discorso delle Beatitudini" indicando comportamenti che sono appunto "controcorrente" rispetto alla mentalità comune. Elenca il Papa: "Essere poveri nel cuore; reagire con umile mitezza; saper piangere con gli altri; cercare la giustizia con fame e sete; guardare a gire con misericordia; mantenere il cuore pulito da tutto ciò che sporca l'amore; seminare pace intorno a noi; accettare ogni giorno la via del Vangelo nonostante ci procuri problemi".
Attenzione al bullismo spirituale
"Non ci fa bene guardare dall'alto in basso - scrive Papa Francesco - assumere il ruolo di giudici spietati, considerare gli altri come indegni e pretendere continuamente di dare lezioni. Questa è una sottile forma di violenza. Ci sono parecchie forme di bullismo che, pur apparendo eleganti e rispettose e addirittura molto spirituali, provocano tanta sofferenza nell'autostima degli altri".
I clochard non sono fagotti che sporcano
"Essere cristiani" vuol dire anche considerare i clochard che dormono per strada come "esseri umani con la loro dignità", osserva il pontefice.
"Quando incontro una persona che dorme alle intemperie, in una notte fredda, posso sentire che questo fagotto è un imprevisto che mi intralcia, un delinquente ozioso, un ostacolo sul mio cammino, un pungiglione molesto per la mia coscienza, un problema che devono risolvere i politici e forse anche un'immondizia che sporca lo spazio pubblico". Oppure, indica il Papa, "posso reagire a partire dalla fede e dalla carità e riconoscere in lui un essere umano con la mia stessa dignità, una creatura infinitamente amata da Dio. Questo è essere cristiani!".
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