Come già immaginato da qualcuno, il turista che si è fatto fotografare col lato B scoperto davanti alla cattedrale di Noto pare abbia ricevuto un ritorno pubblicitario non indifferente per quel post che gli ha causato 10mila euro di multa. Non si è scusato per quell'immagine, da lui definita stupida e frutto di una serata alcolica, ma si è difeso dalle critiche che gli sono piovute addosso in questi giorni.
"Il fruttivendolo deve vendere le arance, perché quello è il suo lavoro. Quindi io che sto sempre col culetto di fuori non è che sto solo col culetto di fuori davanti le cattedrali o davanti al McDonald perché mi piace offendere qualcuno", ha detto il giovane calabrese in un video pubblicato su Instagram. Un paragone discutibile ma che per lui rendeva bene l'idea del suo gesto che, quindi, dal suo punto di vista dovrebbe essere considerato come ricadente all'interno dell'attività lavorativa. Poteva scegliere molti luoghi in cui denudarsi, se proprio voleva, ma ha deciso di farlo davanti al monumento simbolo della città di Noto, nonché una delle chiese più conosciute d'Italia, dal 2002 bene protetto dall'Unesco come patrimonio mondiale dell'umanità.
Il turista, nel suo video, attacca quelli che in questi giorni hanno usato nei suoi confronti parole di fuoco: "Fate strabene ad offendermi perché adesso c’è un ufficio legale preposto e c’è una causa in corso. Quindi tutti gli insulti verranno screenshottati ed io guadagnerò tantissimi soldi". Un leitmotiv già sentito sui social nel corso degli anni, niente di nuovo da parte del ragazzo, che sfida chi lo insulta: "Oltre a farmi pubblicità mi vedrete in tribunale e pagherete tantissimi soldi. Voi ce li avete 10 mila euro? Pensateci!".
Infine, la chiusa tornando al riferimento del lavoro e del fruttivendolo: "Questo è il mio lavoro e il mio lavoro è anche provocazione, chi è intelligente lo capisce". Chi provoca deve saper incassare anche le reazioni di chi si sente offeso da quell'immagine, fa parte del gioco, altrimenti non ha senso. In un altro video, nel quale cerca di ridimensionare la vicenda dal suo punto di vista, il turista ha dichiarato: "Se al sindaco non piace il mio culo mi dispiace ma questo è un problema suo. Io credo che il mio culo sia stupendo ma sicuramente non vale un'ammenda da 10mila euro. Anche a me non piace la faccia del sindaco ma non per questo gli devo far pagare 10mila euro perché non mi piace la sua faccia".
Tra chi si è risentito di quello scatto c'è proprio Corrado Bonfanti, sindaco di Noto, che a distanza di giorni ha commentato l'accaduto: "Abbiamo deciso di tutelare la moralità e il buon nome della Città dando mandato al nostro ufficio legale di agire nelle sedi opportune contro questo turista. Abbiamo preso questa decisione per scongiurare anche qualsiasi altro goliardico tentativo di imitazione, cosa per altro già vista sui social".
Già nella bufera per il clamore mediatico suscitato dagli attacchi di Selvaggia Lucarelli, che proprio nei giorni scorsi si trovava nella
cittadina barocca, Bonfanti ha concluso: "La libertà di espressione è la base della nostra società democratica ma a tutto c’è un limite. Certi atteggiamenti sono intollerabili e non possono passare impuniti".— Fabrizio Santamaria (@santamaria_real) August 26, 2021
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.