"Era assente da sé" . Con queste parole lo psichiatra del tribunale di Pavia ha confermato le dichiarazioni rilasciate ai carabinieri da Giuseppino Sozzi, pensionato di 75 anni di San Martino, ex infermiere dell'ospedale San Matteo, che nel cuore della notte si alzò dal letto, prese una mazzetta da muratore e colpì ripetutamente la moglie, lasciandola in fin di vita. Sozzi ai militari disse di non ricordare più nulla di quei minuti. Ora il tribunale ha deciso di assolverlo dal reato di tentato omicidio: l'uomo infatti, secondo la perizia psichiatrica, era incapace di intendere e volere al momento del fatto. Sulla base dell'esame svolto da Giacomo Mongodi, il giudice Carlo Pasta ha accolto la richiesta di assoluzione presentata dal pubblico ministero Paolo Mazza.
Come spiega la Provincia Pavese, Sozzi esce pulito dal processo che lo vedeva accusato del tentato omicidio della moglie, Enrica Maria Calvi, 60 anni, operatrice socio assistenziale nel reparto di Chirurgia pediatrica del San Matteo e a due mesi dalla pensione. L'uomo colto da un black out di coscienza nel maggio del 2014 ha colpito più volte alla testa la donna, lasciandola in fin di vita.
Una volte compiuto il folle gesto, il 75enne ha abbandonato la casa per chiedere aiuto ai vicini. Ora la relazione di tipo psichiatrico ha permesso all'uomo di essere assolto. Il pensionato si trova attualmente in una struttura dove la sua condizione viene valutata e rivista ogni sei mesi- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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