Pedopornografia, la Polizia sgomina una rete in Italia e altri 11 Paesi

Usavano identità false sui social per convincere i bambini a inviare foto. Decine gli indagati

Mesi di lavoro investigativo coordinato dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) hanno permesso alla Polizia postale di Venezia di portare un'operazione che ha portato all'individuazione di una cinquantina di presunti pedofili in Italia e in altri 11 Paesi.

Ventitre gli interventi scaturiti dall'indagine, gestiti dalla di polizia di Stati Uniti, Regno Uniti, Germania, Francia, Belgio, Polonia, Messico, Argentina, Russia, Spagna, Repubblica Ceca. Ventisei le perquisizioni ordinate in Italia. Sequestrate migliaia di immagini e video di natura pedopornografica.

Le indagini sono partite dall'analisi delle caselle di posta elettronica di un presunto pedofilo, da cui sono emersi decine di contatti con utente della rete che dai nickname si sarebbero detti bambini e bambine.

Dalla corrispondenza si è poi capito che, frequentando diversi social network, l'uomo era entrato in contatto con altri che, come lui, utilizzavano false identità per attirare in trappola i bambini e farsi spedire fotografie.

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