Uno studente veneto su due è favorevole alla pena di morte. È questo il risultato di uno studio condotto dall’osservatorio "Generazione Proteo" della Link Campus University di Roma, che ha intervistato mille ragazzi tra i 16 e i 19 anni, interpellandoli proprio su un eventuale inserimento della pena capitale nell'ordinamento italiano.
Ecco, su 1.000 persone, 454 si sono detto favorevoli all'introduzione della pena di morte per i reati di pedofilia e di violenza sessuale. Insomma, il 45,4% vota sì, contro il 34,5% dei coetanei dei resto d'Italia, come ricorda Il Corriere del Veneto.
Tra le priorità-richieste dei giovani veneti, c'è il ruolo delle istituzioni come garanti dell’ordine e della stabilità nel Paese, oltre che di legislatore di regole chiare e da rispettare.
Come si legge ancora sulle colonne del quotidiano locale, l'86,4% di coloro che avevano diritto al voto durante le ultime elezioni politiche ha dichiarato di essersi recato alle urne; nel resto d’Italia, invece, lo ha fatto l'80,9%.Insomma, i veneti sarebbero così più ligi al dovere. Oltre che favorevoli, praticamente al 50% all’introduzione della pena di morte per certe tipologie di reati.
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