Perché i palestinesi commemorano il Giorno della Terra

Ogni anno scendono in piazza per ricordare i grandi espropri avvenuti nel 1976

Perché i palestinesi commemorano il Giorno della Terra

In arabo è Yom al-Ard, che tradotto significa il Giorno della terra. Ogni anno i palestinesi commemorano i fatti del 30 marzo 1976, quando l'esercito israeliano fu mandato a Sachnin, Arraba e Deir Hanna per reprimere le manifestazioni iniziate dopo la decisione delle autorità di Tel Aviv di espropriare un gran numero di terreni agricoli.

Israele confiscò duemila ettari di terreno e i palestinesi scesero in piazza dalla Galilea, nel nord, fino alla zona meridionale del Negev. Negli scontri con la polizia e l'esercito che si scatenarono sei persone rimasero uccise e almeno cento ferite. In centinaia finirono in manette.

"Ragioni di sicurezza" furono addotte per la decisione, ma quelle terre vennero poi utilizzate per

costruire nuovi insediamenti e un campo di addestramento militare. Dal 1976, ogni anno i manifestanti tornano in piazza per ribadire il loro diritto alla terra e protestare contro l'occupazione dei territori da parte di Israele.

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