27 milioni di dollari in fumo per 7 secondi

È l’incredibile storia di uno scommettitore canadese: la vincita del jackpot non gli è stata riconosciuta a causa del ritardo della stampa dello scontrino

27 milioni di dollari in fumo per 7 secondi

“Hai vinto, anzi no”. Gioca la schedina appena sette secondi dopo l’estrazione: vince 27 milioni ma non gli riconoscono il montepremi. È l’incredibile storia – raccontata dall’Indipendent – di Joel Ifergan , contabile del Quebec e alterego nordamericano di Fantozzi. Ma se nell’ultimo capitolo della saga del ragioniere i numeri magici del Superenalotto non erano stati proprio giocati per una dimenticanza di Pina, qui lo scommettitore stringeva in mano la ricevuta.

Peccato per lui (giusto per utilizzare un eufemismo) che lo scontrino non fosse valido, essendo stato stampato con qualche attimo di ritardo. Secondi fatali che gli hanno tolto la gioia di una vincita milionaria. Niente jackpot, solo un enorme e incancellabile rammarico.

Tutto parte alle 20.59 di una sera del maggio 2008 quando l’uomo entra in una tabaccheria per acquistare due biglietti del concorso “Lotto Super 7”. Un minuto non è bastato per portare a termine l’operazione, conclusasi fuori tempo massimo 7 secondi dopo le 21.00.

Tanto basta per mandare tutto all’aria: dopo una battaglia legale di (guarda caso) sette anni la Corte Suprema del Canada ha respinto il suo ricorso: quei soldi non li vedrà mai e, anzi, sono stati assegnati a un altro giocatore. Il destino si è accanito.

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