Massacrati dal mutuo della casa e in gravi difficoltà economiche, due coniugi italiani hanno deciso di farla finita: i loro corpi sono stati trovati un mese dopo il decesso.
Ai vicini avevano detto che sarebbero partiti per una vacanza. Una vacanza dalla quale non avrebbero più fatto ritorno. Grazia Spessato e Lucio Leonelli abitavano a Poggio a Caiano, in provincia di Prato, ed erano conosciuti da tutti come persone tranquille e generose, tanto generose che poco prima di morire la donna aveva lasciato il suo posto di lavoro precario alla vicina.
Grazia aveva 47 anni e da qualche tempo non lavorava più come guardia giurata, ma si arrangiava come donna delle pulizie. Anche Lucio aveva lasciato il suo posto fisso e si accontentava di lavoretti precari. Ma le loro condizioni economiche erano davvero critiche, tanto che i due coniugi non riuscivano più a pagare il mutuo della casa. Proprio il mutuo era diventato il loro pensiero fisso.
Non riuscendolo a pagare, i due avevano pensato di ripartire da zero vendendo la casa prima che fosse pignorata. Per questo Lucio si è licenziato e con i soldi della liquidazione aveva progettato di saldare i debiti. Il loro piano, però, si è rivelato una trappola dalla quale i Leonelli non sono riusciti a vedere alcuna via di fuga, se non la loro uscita di scena.
Nei primi di marzo, infatti, sono passati a vita migliore. Ma soltanto lunedì sera i vicini di casa hanno fatto la terribile scoperta: allarmati dal non vedere più i due coniugi e dal sentire un pessimo odore provenire dal loro appartamento hanno chiamato i vigili del fuoco. Quando sono entrati nella casa, i pompieri si sono trovati davanti una scena agghiacciante: i due corpi erano quasi mummificati uno vicino all’altro distesi sul letto.
Lucio impugnava una pistola. La pistola che in passato usava la moglie Grazia quando lavorava come guardia giurata. E’ stato lui, secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri, a sparare alla moglie e poi a uccidersi.
Un omicidio consenziente da quanto è emerso dalla situazione che i carabinieri hanno potuto osservare: non c’è stata, insomma, alcuna lotta.Ma la tragicità della situazione non finsice qui. C'è anche un biglietto. Il biglietto sul quale la coppia chiede scusa a tutti per il gesto.
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