Hanno rifiutato tre offerte, ma alla quarta sembra che la proposta fosse più difficile da rifiutare. È così che InBev, colosso belga della birra, finirà per assorbire SabMiller, la rivale a proprietà inglese e sudafricana che ha corteggiato a lungo prima di ottenere ciò che voleva.
La maxi-fusione coinvolge quasi metà del mercato mondiale e marchi molto noti come Peroni, Corona, Beck's e Budweiser. Per la quota di maggioranza di SabMiller, InBev sborserà 68 miliardi di sterline. "In linea di principio", dicono, l'accordo è già fatto, manca soltanto il via libera del consiglio d'amministrazione.
Il nuovo colosso birraio varrà 250 miliardi di euro. Un marchio ogni tre finirà a far parte della stessa famiglia e permetterà a InBev una penetrazione maggiore a livello mondiale.
Se la società è infatti già forte negli Stati Uniti e in Europa, SabMiller va alla grande nei Paesi africani e dell'America Latina.L'unico ostacolo che si frappone ora sul cammino del mastodonte birraio è l'antitrust, che potrebbe eccepire negli Stati Uniti o in Sudafrica. Per sigillare l'accordo c'è tempo fino al 28 ottobre.
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