Paura in carcere: magrebino cerca di sfregiare in volto un poliziotto

Il poliziotto, che ha avuto la giusta prontezza di riflessi per evitare di esser colpito in zone più delicate, è rimasto comunque ferito ed ha avuto necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso

Paura in carcere: magrebino cerca di sfregiare in volto un poliziotto

Nuovo gravissimo episodio di aggressione ai danni di un agente di polizia penitenziaria da parte di un detenuto extracomunitario, questa volta verificatosi tra le mura della casa circondariale di Pescara.

Secondo quanto riportato dalla stampa locale, i fatti si sarebbero svolti nel corso del pomeriggio della giornata di ieri, domenica 15 dicembre. Protagonista in negativo della vicenda un individuo di origini nordafricane, recluso da tempo dietro le sbarre del carcere di San Donato e dunque ben consapevole del regolamento interno e delle limitazioni previste per gli ospiti della struttura penitenziaria.

Ciò nonostante, il magrebino pretendeva di accedere ad un'altra sezione della casa circondariale, e di esservi condotto dall'agente di polizia penitenziaria a cui si stava rivolgendo sempre con maggiore insistenza.

Alla più che scontata risposta negativa ricevuta in seguito all'assurda richiesta, l'extracomunitario ha replicato con una forte ostilità, arrivando ad aggredire verbalmente l'uomo in divisa ed a sputargli addosso.

Ma lo straniero non aveva ancora finito di sfogare tutta la sua rabbia contro il poliziotto, dato che ha estratto una lametta da barba, occultata in precedenza, e l'ha utilizzata per aggredirlo. Con l'oggetto affilato in mano, il nordafricano si è scagliato contro l'uomo in divisa, ed ha cercato di sfregiarlo in volto.

Pronta la reazione di quest'ultimo, che è riuscito ad evitare di essere colpito in punti particolarmente delicati e di restare ferito in modo grave, ma che ha comunque riportato qualche lesione durante la colluttazione per bloccare il facinoroso.

Grazie anche al supporto di alcuni colleghi intervenuti sul posto la situazione è potuta tornare alla normalità, anche se il poliziotto ha comunque avuto necessità di ricorrere alle cure del pronto soccorso. L'uomo è stato assistito e medicato, ed il personale sanitario dell'ospedale lo ha dimesso attribuendogli una prognosi di 6 giorni.

Solo dieci giorni fa le principali sigle sindacali di polizia penitenziaria ed alcuni agenti avevano manifestato davanti alla prefettura di Pescara per lamentare le note problematiche esistenti dietro le sbarre del carcere di San Donato. Una struttura penitenziaria in cui sono reclusi ben 410 detenuti, a fronte dei 280 previsti, squilibrio a cui si accompagna una carenza di personale pari al 25%, come sostenuto dai sindacati che hanno appoggiato la forma di protesta.

"I motivi della protesta sono ormai

noti", denunciavano, come riportato da "CityRumors". "Vanno dalla cronica carenza di personale alla non organizzazione del lavoro, che ci porta a svolgere dei turni estenuanti fino a ben oltre l’orario consentito".

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