Pestata a sangue poi stuprata. La belva è un richiedente asilo

È successo a Reggio Emilia, vittima una 20enne. Salvini: "Inaspriremo leggi troppo deboli: via clandestini delinquenti"

Pestata a sangue poi stuprata. La belva è un richiedente asilo

Pestata a sangue e poi violentata. È un richiedente asilo ucraino di 26 anni il reponsabile dell'orribile stupro che si è consumato domenica sera a Reggio Emilia. L'uomo ha aggredito una ragazza di 24 anni intorno alle 21 mentre questa passeggiava per via Petit Bon, periferia della città. Dopo averla sorpresa e immobilizzata, l'ucraino ha iniziato a pestarla, tirandole un pugno in faccia. Poi l'ha trascinata dietro un cespuglio e l'ha stuprata. Per la giovane doveva essere la solita passeggiata serale nel dopocena. Un'abitudine che aveva soprattutto d'estate. Due passi affiancando il campo da baseball della città e poi di nuovo casa. Una strada che conosce bene, ma quella sera, però, dietro le piante qualcuno la stava aspettando.

La ragazza, ferita e sotto choc, dopo la violenza è rientrata subito a casa dove ha dato l'allarme ed è stata accolta dai genitori. "Abbiamo sentito squillare al campanello in modo forsennato. Era nostra figlia. Ci siamo chiesti come mai fosse già tornata, pochi minuti dopo essere uscita per la passeggiata che è solita fare nel quartiere", ha raccontato la madre della 20enne al Resto del Carlino. Quando le hanno aperto, i genitori si sono trovati davanti una scena che difficilmente riusciranno a dimenticare. "Aveva il volto ricoperto di sangue. Piangeva e tremava. Era in stato confusionale. Pensavo che avesse avuto un incidente stradale. Poi ci ha detto: ‘Mi hanno violentata' ", ha aggiunto la donna.

Anche il padre, con la voce che tremava e piena di rabbia, ha rilasciato una dichiarazione: "Le hanno rovinato la vita. Quel balordo ha abusato di lei. Una violenza completa". L'uomo poi parla anche delle botte subite dalla ragazza: "Nostra figlia è stata anche picchiata: ha il naso rotto, il labbro tagliato, lividi sul collo, i graffi dei rovi sul corpo".

Sull'accaduto si è espresso il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Ragazza violentata domenica a Reggio Emilia, arrestato un richiedente asilo ucraino di 26 anni. Complimenti alla Polizia di Stato", ha scritto in un post su Facebook.

"Per la sinistra la nostra linea sarebbe "troppo dura". Sbagliato, inaspriremo leggi troppo deboli: via dall'Italia i clandestini delinquenti, via ogni forma di protezione a chi si macchia di questi reati schifosi!", ha aggiunto.

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