Piacenza, finta rissa per attirare agenti: stranieri ne feriscono quattro

I due sudamericani hanno simulato un'aggressione in carcere per attirare gli agenti della penitenziaria: picchiati, in 4 restano feriti, riuscendo comunque a riportare la situazione alla calma

Piacenza, finta rissa per attirare agenti: stranieri ne feriscono quattro

Hanno inscenato una rissa per attirare in trappola gli uomini della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere delle Novate di Piacenza ed aggredirli dopo averli colti di sorpresa. Ancora una volta i protagonisti di incidenti avvenuti dietro le sbarre di una casa circondariale sono detenuti di nazionalità straniera, come ha denunciato l'Unione sindacati di polizia penitenziaria (Uspp) in un comunicato ufficiale.

Il grave episodio a cui si fa riferimento si è verificato durante lo scorso lunedì 2 dicembre, ed è frutto di un'azione premeditata da due detenuti di nazionalità cilena. Per far scattare la trappola ai danni dei poliziotti, i due extracomunitari hanno simulato lo scoppio di una rissa. Quando gli uomini in divisa si sono precipitati sul posto, è scattata la violenta aggressione ai loro danni. I due responsabili sono stati bloccati con fatica e ricondotti in cella: secondo quanto riportato dalla stampa locale sarebbero già stati trasferiti e nei loro confronti sono in corso delle valutazioni mirate a stabilire responsabilità ed eventuali ulteriori provvedimenti. "Totale quattro agenti feriti: due ispettori, con prognosi di 7 e 5 giorni, e due assistenti capo coordinatori", riferisce il sindacato, come riportato da Piacenza Sera.

Solo il giorno prima, sempre tra le mura del carcere di Piacenza, un altro episodio di violenza con protagonisti dei detenuti. Questi, protestando per il fatto di non aver sostenuto un colloquio con gli educatori, hanno rotto vetri e porte e danneggiato il mobilio di un ambiente destinato alla "socialità".

"Ancora una volta si dimostrano insufficienti gli organici della polizia penitenziaria. Le garanzie della sicurezza di lavoratori del corpo sono ridotte ai minimi termini, se siamo ormai a circa 3500 feriti in Italia e a 132 suicidi", accusa il comunicato. "Il fenomeno delle violenze subite dal personale di polizia penitenziaria è riconducibile ad una serie di fattori che concorrono a determinarlo e ad acuirlo, di cui si ricordano almeno i piu’ importanti. Il 4% dei detenuti è affetto da disturbi psicotici. La depressione colpisce il 10% dei reclusi, mentre il 65% convive con un disturbo della personalità. E troppo spesso i nostri agenti sono lasciati soli nelle dinamiche con tali problemi e disturbi", denuncia ancora l'Uspp, che chiede allo Stato interventi rapidi e decisi.

"E’ necessario che il governo introduca specifiche norme che stabiliscono opportune contrazioni all’accesso dei benefici previsti dall’ordinamento penitenziario. Soprattutto, è indispensabile un inasprimento delle pene detentive per chi commette reati contro il personale di polizia penitenziaria nell’esercizio delle sue funzioni.

Occorrono, dunque, urgenti interventi legislativi e operativi che servono, nell’immediato, a fronteggiare l’escalation delle violenze subite dal personale del corpo di polizia penitenziaria", conclude il comunicato.

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