Il pianto per la Nato, poi la frase su Hitler. Ora Orsini alza il tiro

Il professor Alessandro Orsini alza il tiro con la sua narrativa: prima la frase sui Paesi che vogliono entrare nella Nato, poi la ricostruzione storica sulle responsabilità di Adolf Hitler rispetto alla Seconda Guerra Mondiale

Il pianto per la Nato, poi la frase su Hitler. Ora Orsini alza il tiro

Il professor Alessandro Orsini ha detto di piangere quando apprende che una nazione è intenzionata ad entrare a far parte della Nato. Ieri il docente della Luiss è stato ospite di Accordi e Disaccordi, la tramissione condotta da Andrea Scanzi.

Abbiamo così scoperto come reagisce il sociologo divenuto noto in queste settimane per le sue posizioni anti-sistema quando un Paese manifesta la volontà di aderire all'Organizzazione del Trattato atlantico: "Ogni volta che sento che un Paese vuole entrare nella Nato, soprattutto se vicino ai confini con la Russia, io piango". L'esperto ci ha ormai abituato a toni anti-atlantici ma la performance televisiva di ieri ha forse toccato l'apice di una certa narrativa.

Il docente ha anche equiparato la "pericolosità" del presidente degli Stati Uniti a quella del presidente della Federazione russa: "Io - ha continuato - considero Putin pericoloso a livello 10. E considero Biden pericoloso a livello 10: è un traditore dell'Europa, la sta accoltellando alle spalle. In relazione all'Ucraina considero Biden pericoloso quanto Putin".

Poi, tra considerazioni storiche di varia tipologia, ne è arrivata una che riguarda le responsabilità dell'innesco del conflitto mondiale: "Hitler - ha dichiarato Orsini - non aveva intenzione di far scoppiare la seconda guerra mondiale. Quello che è successo è che i Paesi europei hanno creato delle alleanze militari, ognuna delle quali conteneva un articolo 5 della Nato, cioè un articolo che prevedeva nel caso di attacco di un Paese straniero che tutti i membri della coalizione sarebbero entrati in guerra". Una ricostruzione che non può che far discutere.

Forse non soddisfatto dal punto di vista già espresso, il professor Orsini ha voluto insistere: "Quello che successe - ha specificato - è che il 1 settembre del ’39 la Germania invase la Polonia, Inghilterra e Francia si erano alleati con la Polonia e si creò un effetto domino, a cui Hitler non aveva interesse e che Hitler non si aspettava nemmeno che scattasse". La Seconda Guerra Mondiale, in sintesi, non avrebbe avuto luogo per volontà del dittatore e capo del nazismo.

Tornando alle questioni di stretta attualità e quindi al conflitto in Ucraina, il professore ha proseguito con la versione che ormai abbiamo imparato a conoscere: "Non siamo ancora nella Terza Guerra Mondiale - ha tenuto ad osservare - , ma stiamo andando speditamente in questa direzione. L'ingresso di nuovi paesi nella Nato è un gravissimo pericolo per l’umanità.

Sarebbe una grande tragedia per tutti. Il mio auspicio è che escano dalla Nato paesi che confinano con l’Ucraina: la Slovacchia, la Romania, l’Ungheria. L’interesse dell’umanità è contrario a quello della Nato", ha chiosato.

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