In silenzio, la Lazio. Quarta in campionato: a un punto dal Napoli terzo, a quattro dalla Roma seconda. Non si parla mai della squadra di Simone Inzaghi ed è un errore. Perché erano anni che la Lazio non era così competitiva e invece sono mesi che questo gruppo funziona. In estate il presidente Lotito aveva pensato di cambiare, attratto dalla filosofia di Marcelo Bielsa. Inzaghi se l'è trovato, quasi perché non sapeva più che cosa fare dopo aver aspettato tanto, e vanamente, il sì dell'allenatore argentino. Inzaghi ha costruito una squadra senza grandi investimenti e l'ha trasformata in un gruppo che oggi ha aumentato immensamente il suo valore. Non ci credevano in molti, alla Lazio.
Alla fine del girone di andata è esattamente dove quei molti non pensavano potesse arrivare: vince partite che merita e vince partite che non merita propriamente di vincere, come quella di ieri contro il Crotone. Questo è un ulteriore merito e la dimostrazione che si tratti di una squadra vera, capace di prendersi i tre punti anche in situazioni non perfette. Inzaghi ha ricostruito l'identità di goleador di Ciro Immobile, andato in gol ieri dopo sette giornate in cui è rimasto senza segnare.
Ha messo insieme quella che probabilmente è la difesa più interessante del campionato. E in mezzo al campo ha il regista più forte della Serie A, ovvero Biglia. Non venderlo l'estate scorsa è stato il più grande investimento. Inzaghi lo sapeva già allora, ora lo sa anche Lotito.
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