L'emergenza sicurezza non è un problema solo a Milano, dove oggi il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese incontrerà il sindaco Beppe Sala e il questore. L'immigrazione incontrollata nel nostro Paese sta facendo crescere le situazioni di disagio, ghettizazione ed emarginazione in tutte le grandi città, con conseguente riduzione dei livelli di sicurezza per i cittadini. Problemi molto simili a quelli di Milano si registrano anche a Torino, l'estrema periferia della città sotto scacco da parte di bande criminali, spesso di estrazione straniera.
Uno degli ultimi casi è la maxi rissa sventata dai carabinieri a Nichelino, città dormitorio alle porte di Torino, dove un gruppo di 100 ragazzi di origine nordafricana stava per scontrarsi con 80 giovanissimi locali. I 100 giovani stranieri erano arrivati tutti dal quartiere Barriera, noto come una delle banlieue di Torino. Ed è dalla periferia del capoluogo sabaudo che sono arrivati alcuni dei giovani attenzionati dalle forze dell'ordine per le violenze di capodanno a Milano. Uno di loro si trova ancora in carcere. Barriera e Barca sono i due quartieri in cui la legge italiana sembra essere sospesa, dove lo Stato non riesce a far valere la sua autorità.
Lo dimostra anche quanto accaduto di recente proprio nel quartiere Barriera , dove le strade sono state invase da centinaia di persone per festeggiare la vittoria della Coppa d'Africa da parte del Senegal. "Anni di governo Pd e M5S e questo è il risultato", accusano la parlamentare di Fratelli d'Italia Augusta Montaruli e l'assessore regionale agli Affari Legali Maurizio Marrone. Le immagini che sono state riprese dall'ex consigliere comunale Raffaele Petrarulo parlano chiaro: le volanti della polizia locale di Torino sono state costrette alla fuga. "Mentre Lo Russo dorme, Torino ormai sta diventando una banlieue in cui le strade vengono devastate per festeggiare la vittoria del Senegal alla finale di Coppa d'Africa", accusano i due esponenti di Fdi.
Per diverse ore, il quartiere è rimasto completamente incustodito, senza che le forze dell'ordine potessero intervenire per ripristinare l'ordine e la sicurezza: "Bande di immigrati africani che aggrediscono le volanti della polizia nel quartiere, costringendole alla fuga, e poi generano il caos in strada. Di sicuro per loro lo psicologo da strada proposto dal sindaco è una barzelletta. Serve che anche l'amministrazione comunale si impegni più seriamente. Da tempo denunciamo come Torino nord si stia trasformando in un maxi ghetto in cui imperversano gli spacciatori della Mafia africana".
Il presidente della Circoscrizione 6 di Torino, Valerio Lomanto, fa eco alla denuncia di Montaruli e Marrone: "Questo attacco non è casuale, non è un
festeggiamento per una vittoria. È un rigurgito mafioso di spacciatori che finalmente stanno temendo di perdere il controllo della zona. È il segnale che l'impegno delle forze dell'ordine sta dando i suoi frutti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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