Quel post choc dopo la sparizione di Sabrina: "Voglia di granita"

Il giorno successivo alla sparizione di Sabrina, l'indagato Alessandro Pasini avrebbe scritto un post sui social. Oggi, alle 15, sarà ascoltato dal pm

Quel post choc dopo la sparizione di Sabrina: "Voglia di granita"

Potrebbe essere oggi il giorno della svolta nel caso di Sabrina Beccalli, la 39enne sparita da Crema la notte di Ferragosto e la cui vettura, una Fiat Panda rossa, è stata ritrovata carbonizzata nelle campagne della vicina località di Vergonzana. Alle ore 15 di questo pomeriggio, Alessandro Pasini, indagato per omicidio e distruzione di cadavere della giovane, sarà interrogato per la convalida del fermo dal gip Giulia Masci.

Dove è finito il cadavere di Sabrina?

La verità potrebbe essere ad un passo, nascosta tra le sterpaglie di Genivolta, a 20 chilometri da Crema, dove si trovano i tredici ponti, l'opera idraulica legata al canale Vacchelli in cui potrebbe essere finito il corpo della 39enne trasportato dall'acqua. Oppure, dissotterrata nelle campagne di Vegonzana, in prossimità della Fiat Panda data alle fiamme dal presunto assassino. Dopo una breve interruzione, successiva al fermo dell'indagato, nel pomeriggio di giovedì 20 agosto sono ricominciate le ricerche nella zona di ritrovamento della vettura carbonizzata. Ma, almeno fino a questo momento, pare non sia stata rinvenuta traccia alcuna della vittima. Il nodo da sbrogliare, la chiave di volta del delitto - gli inquirenti hanno escluso fin da subito l'ipotesi di un suicidio - orbita attorno ad un unico, inquietante quesito: dov'è finito il cadavere di Sabrina?

Il mistero di quell'sms

Ci sarebbe un sms, il cui contenuto non è stato divulgato, che Sabrina avrebbe inviato alle ore 4 del mattino di Ferragosto ad un'amica. Chi lo ha scritto? Il varco elettronico di San Bernardino, in via Enrico Martini, ha ripreso la Fiat Panda con a bordo l'uomo da solo e anche, stando a una rivelazione per ora non confermata, lo stesso Pasini di ritorno a piedi all'alba di sabato 15 agosto: qualcosa non torna. L'altro elemento indiziario, che infittisce la trama del delitto di risvolti misteriosi, è il ritrovamento di un paio di sandali poco distante dalla vettura carbonizzata. Le sorelle della 39enne sono certe che appartenessero alla vittima, ma la calzata di Sabrina sarebbe di un paio di numeri più grande rispetto a quella recuperata dagli operatori attivati per le ricerche. Infine, resta ''il giallo'' del cane dato alla fiamme con l'auto. A chi appartiene?

Il post su Facebook dopo la sparizione di Sabrina

I sospetti sono ricaduti subito su Alessandro Pasini, 45 anni, in stato di fermo per i reati ipotizzati dalla procura di omicidio e distruzione di cadavere. L'uomo risiede a circa due chilometri di distanza dall'abitazione di Sabrina, in via Enrico Martini, nel quartiere San Bernardino di Crema. Tra i due, fino a quel tragico sabato, pare vi fosse nient'altro che un'amicizia. Ma oggi, emergono dettagli a dir poco inquietanti sul passato dell'indagato. L'avvocato Antonino Ennio Andronico, legale della famiglia Beccalli, ha confermato che Pasini avesse, non solo precedenti per spaccio e rapina, ma fosse stato denunciato anche per molestie a causa della sua insistenza nei confronti delle donne. Circostanze che, è presumibile, dovrà chiarire durante l'interrogatorio di oggi pomeriggio. C'è poi un post, scritto dal 45enne su Facebook l'indomani della sparizione di Sabrina, ad agitare ulteriormente le acque: "Ho voglia di granita", come se nulla fosse successo.

Qualche ora più tardi sarebbero scattate le manette. Il pm di Cremona Lisa Saccaro ha parlato di "fermo cautelare": Pasini potrebbe "uccidere ancora" - scrive il Corriere della Sera - fuggire o inquinare le prove".

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