L'Italia che per quasi tutte le partite del girone non si è inginocchiata, poi si è inginocchiata a metà, poi di nuovo in piedi e ora ha dichiarato che si inginocchierà ma solo per "solidarietà al Belgio" e non per il movimento Black lives matter, sta facendo discutere. La Nazionale ha scelto di non scegliere e di avere un atteggiamento salomonico che in queste circostanze non paga. Prima della gara contro l'Austria, gli Azzurri avevano dichiarato che si sarebbero inginocchiati solo se fosse pervenuta la richiesta da parte dei loro avversari. Il Belgio, che da sempre attua questa forma di protesta, l'ha chiesto e così tutti gli azzurri dovranno posare il ginocchio in terra.
Il compromesso non piace a nessuno, né a chi ha appoggiato i 6 azzurri che non si sono inginocchiati contro il Galles né a chi ha sostenuto quelli che, invece, lo hanno fatto. In questa diatriba che dai bar si è spostata anche a livello politico è intervenuto nelle ultime ore il cantante Povia, che ha voluto dire la sua in merito. Come al solito, il cantautore non ha utilizzato mezzi termini per esprimere la sua opinione: "I giocatori di calcio devono pensare a giocare non a piegarsi a questa propaganda davvero razzista che chiamano 'Black lives matter'. Dovrebbero chiamarla 'Human lives matter'. Viviamo in una 'democrisia'".
Così Povia all'Adnkronos ha commentato la polemica del momento in vista della prossima gara dell'Italia, che si giocherà il 2 luglio contro il Belgio di Romelu Lukaku. Il cantante ha anche argomentato la sua affermazione, commentando i dati del Washington Post in riferimento alle origini della protesta dei Blm: "Le vite umane contano tutte, non esiste un vero conteggio ufficiale dei morti per mano della polizia ma per esempio nel 2019 per mano delle forze dell'ordine Usa ci sono stati 654 morti: 405 bianchi, 249 neri".
Il filo logico di Povia si basa sull'uguaglianza di tutti e non su movimenti che discriminano, sostenendo l'una o l'altra parte: "l razzismo non deve essere selettivo. Penso a Daniel Shaver 26 anni ucciso mentre piangeva. Non aveva fatto niente. Il poliziotto fu assolto e nessuno si mosso. Viviamo in un sistema tontocratico".
Il cantautore, quindi, ha concluso con una battuta a tema calcistico: "Io sono neutrale tengo per la Svizzera". Intanto l'Italia venerdì prossimo si inginocchierà ma solo per emulazione, con un gesto senza significato né in un senso e nemmeno nell'altro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.