Venivano chiamati i "pendolari del crimine", perché effettuavano furti in tutta Italia, pur risiedendo in Francia e Spagna. La polizia di Frontiera dell'aeroporto di Fiumicino è riuscita a sgominare la banda, formata da 12 borseggiatori, di nazionalità algerina.
Le indagini hanno ricostruito il modus operandi dei criminali: prendevano di mira i passeggeri più facoltosi, in partenza o in arrivo all'aeroporto di Fiumicino, soprattutto russi e arabi, e li rapinavano. I membri della banda erano abili a camuffarsi e cambiare abiti in pochi minuti. Se sorpresi, inoltre, si spacciavano per cittadini di nazionalità libica, così da evitare il rimpatrio. Per compiere i colpi, facevano la spola tra i loro Paesi di residenza e l'Italia: per questo venivano chiamati i pendolari del furto.
Dopo mesi di indagini, pedinamenti, controlli e visione delle immagini delle videocamere di sorveglianza dell'aeroporto, gli agenti della polizia di frontiera hanno arrestato 5 borseggiatori, per furto aggravato, con precedenti penali.
Altri 7 membri della banda sono stati denunciati.Solo nelle ultime due settimane, i borseggiatori algerini erano riusciti a mettere a segno fino a tre furti di seguito in poche ore, accumulando un bottino di 50mila euro.
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