Il copione è sempre lo stesso: il parroco si presenta alla porta della scuola con i chierichetti, la croce, l'aspersorio e il secchiello. Per anni ha impartito la benedizione a quei luoghi, ma stavolta si vede chiudere i battenti in faccia.
A Decimoputzu, nel Cagliaritano, il prete non ha potuto impartire la tradizionale benedizione alla scuola perché la preside ha ritenuto che fosse irrispettosa degli alunni musulmani presenti nell'istituto. Alla scuola Antonio Gramsci, racconta L'Unione Sarda, al parroco di Nostra Signora delle Grazie è stato impedito l'ingresso per rispettare la sensibilità dei piccoli studenti islamici, una decina in tutto.
"Non potevo permettere che entrasse nelle loro classi senza prima aver chiesto l'autorizzazione", ha spiegato la dirigente scolastica. Basito e amareggiato, invece, il reverendo, che ha parlato di "eccesso di laicità che può sfociare nell'intolleranza".
Non è la prima volta che nelle scuole italiane si verificano episodi del genere, e molto spesso sono gli stessi genitori e insegnanti a schierarsi contro i presidi per mantenere la tradizionale benedizione, certi di non offendere né discriminare nessuno.
Nel dicembre 2013 era successo a Varese, nel 2006 nel Milanese, il mese scorso a Bologna. Le tradizioni cattoliche sono viste, da molti dirigenti scolastiche, come un retaggio del passato discriminatorio e inaccettabile nella scuola pubblica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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