Il freddo che ha investito la nostra Penisola interessa anche i raccolti. In particolar modo quelli del Centro-Sud che forniscono anche le altre regioni. In pochi giorni i prezzi di melanzane, lattuga, fagiolini, cavolfiori sono arrivati alle stelle, aumentando anche di 1 euro in più al chilo rispetto al valore di stagione. Fabrizio De Giacomi, presidente responsabile dell’Ufficio Merci all’ingrosso di Borsa merci telematica italiana (Bmti), ha ricordato che le Regioni meridionali riforniscono fino al 90% i mercati nazionali. Chi ne fa le spese, oltre ai consumatori, sono quindi i mercati all’ingrosso, che dovrebbero aggiungere circa il 60% in più sul prezzo di vendita al dettaglio. Cavolfiori, finocchi, lattughe, melanzane e pomodori sono le verdure che hanno visto lievitare i prezzi. Per fare un esempio, il record se lo aggiudica la lattuga, arrivata a 2,20 euro al chilo, quando dovrebbe invece costare meno di un euro.
Non molto differenti le melanzane che da 2 euro arrivano in questi giorni a sfiorare i tre euro al chilo. Un po’ meglio zucchine e carciofi che non superano il 20-30% in più di aumento. E i pochissimi fagiolini presenti sui banconi parlano nordafricano, non sono infatti adatti alle temperature invernali degli ultimi mesi che hanno investito l'Italia. Discorso diverso invece per quanto riguarda la frutta che è stata raccolta prima dell’ondata di gelo, come mele, pere e kiwi. Anche gli agrumi non hanno subito particolari rincari degni di nota.
E la situazione non dovrebbe purtroppo migliorare, soprattutto se si considerano le previsioni meteo che parlano di un’aria gelida in arrivo dal 20 gennaio sulla nostra Penisola. Questa ondata di freddo artico in arrivo dalla Russia dovrebbe investire anche l’Italia, portando freddo intenso e neve anche sulle regioni del Nord, senza risparmiare le pianure.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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