Una settimana dopo gli attacchi aerei a due impianti della compagnia petrolifera Aramco in Arabia Saudita, ecco profilarsi per i consumatori italiani una vera e propria stangata. Mentre l'azienda ha aperto le proprie porte ai media per mostrare i danni subiti dagli impianti, provocati da un attacco terroristico con droni e missili cruise la cui paternità è stata rivendicata dai ribello Houthi dello Yemen (ma Usa e Arabia Saudita danno la colpa all'Iran), nel nostro Paese si va verso l'aumento dei prezzi dei carburanti. Aramco si è detta fiduciosa sul fatto che "torneremo ai livelli di produzione pre-attacco" del greggio "entro la fine di settembre", ma intanto il presidente della Federazione dei distributori di benzina, Bruno Bearzi, ha detto che i prezzi di benzina e gasolio aumenteranno. "A meno di drastiche variazioni delle quotazioni internazionali alla chiusura dei mercati di oggi o del tasso di cambio euro-dollaro - le parole di Bearzi riportate da Adnkronos -ci sono presupposti per prezzi tendenzialmente in moderato aumento - entro +0,5 cent/litro - per i prossimi quattro giorni". Colpa come detto degli attacchi in Arabia Saudita del 14 settembre, che hanno fatto schizzare verso l'alto il prezzo del petrolio Brent di 3,11 euro/barile. "La quotazione internazionale Cif mediterraneo dei prodotti lavorati è a +2,4 cent/litro per il gasolio e balzata di +3,7 cent/litro per la benzina e, con Iva, le variazioni per i prodotti sono, rispettivamente, di + 2,9 e di +4,5 cent/litro", ha aggiunto il presidente di Figisc Confcommercio.
Aumenti che non faranno altro che accrescere la differenza di prezzo dei carburanti tra l'Italia e gli altri Paesi europei. Come sottolinea Bearzi, si tratta di "+22,6 cent/litro per la benzina e +20,4 per il gasolio", con le tasse a incidere "nella settimana sul prezzo finale della benzina per il 63,05% e per il 58,39% su quello del gasolio". Per quanto riguarda i prezzi praticati in autostrada, il nuovo presidente nazionale Anisa confcommercio, Massimo Terzi, ha dichiarato che "nella settimana dall'11 al 17 settembre i prezzi lungo la rete viaria gerarchica più rilevante per il paese sono stati superiori alla media di quelli praticati sulla rete della viabilità ordinaria e superiori di 18 cent/litro alla media di quelli praticati sulla rete delle pompe bianche". Una discrasia valida per tutti i carburanti, non solo benzina e gasolio.
Infatti, sempre tra l'11 e il 17 settembre "il prezzo del gpl in autostrada è più elevato di 9,9 cent/litro e quello del metano è più alto di 7,6 cent/litro, situazione determinata dal meccanismo delle royalty a favore dei concessionari che pesano sul prezzo finale, nonché dalle politiche commerciali delle compagnie", ha concluso il presidente Terzi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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