Pride: a Brescia sfilano in 20mila, anche il sindaco Del Bono

La manifestazione ha portato in strada oltre ventimila persone: il primo cittadino mischiato ai partecipanti in centro storico

Anche il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha sfilato per le vie della Leonessa in occasione del Brescia Pride 2022
Anche il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha sfilato per le vie della Leonessa in occasione del Brescia Pride 2022

Anche il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha sfilato per le vie della Leonessa in occasione del Brescia Pride 2022. Una manifestazione che ha portato in strada oltre ventimila persone, secondo gli organizzatori. Del Bono si è mischiato ai partecipanti in un corteo che ha colorato le vie centrali partendo da piazza Vittoria. L’appuntamento era per alle 16.30 “per una presa di posto e di posizione, e per restituire alla città quel percorso di cura sociale di cui abbiamo bisogno, che tenga conto di ogni comunità marginalizzata e repressa, non solo Lgbtqia+“. E alla fine hanno risposto in migliaia. È stato un ritorno a Brescia per il Pride visto che negli ultimi due anni non si è tenuto causa pandemia.

La Leonessa arcobaleno

Una città diventata arcobaleno con gli organizzatori a sottolineare come la marcia di sensibilizzazione sia stata “dedicata2 a tutte le persone che si sentono vittime di qualsiasi forma di discriminazione. “#LeCoseCambiano“ è stato il motto della manifestazione organizzata da Amnesty International Brescia, Caramelle in Piedi, Ciurma Pastafariana, Equanime e Virgini & Martyr. Sono cinque le città che in questo fine settimana sono state attraversate dall'Onda pride coì come ha spiegato l’Arcigay: da Brescia a Como passando per Viterbo e Palermo. Domani, invece, toccherà a Vicenza.

L'Arcigay in piazza in 5 città

"La nostra mobilitazione per i diritti ha superato il suo giro di boa - afferma Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay -. Trenta pride hanno già attraversato il nostro Paese, portando nelle strade circa due milioni di persone. Quelle persone portano in piazza una richiesta di diritti e di piena uguaglianza che costantemente viene delusa dai silenzi, dalle approssimazioni e dai rinvii della politica. Sui diritti pretendiamo un cambio di passo.

Le diseguaglianze sono un flagello, un virus che manda in tilt qualsiasi piano di ripresa, condannandolo alla crisi perenne. L'Italia ha bisogno di essere curata anche da questo virus, oltre che dalle terribili ondate della pandemia“.

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