Dopo molti giorni caratterizzati da un clima prettamente autunnale con piogge estese e persistenti praticamente su tutta Italia, le condizioni meteo vogliono cambiare nuovamente scenario: il primo impulso invernale è pronto a gettarsi sul Mediterraneo con maltempo, nevicate a bassa quota ed un importante calo delle temperature.
Quali sono le cause
Le ultimissime elaborazioni dei modelli matematici prevedono l'arrivo di correnti di origine artica che provocheranno un'intensa fase instabile e perturbata sulle nostre regioni a causa della formazione di un vortice alimentato, appunto, da aria particolarmente fredda: oltre alle piogge e ai temporali, quindi, la neve imbiancherà quote piuttosto basse per la seconda decade di ottobre. Se la giornata di lunedì vedrà, ancora, residue condizioni di instabilità legate alla vecchi depressione ormai in spostamento verso la Grecia, da martedì lo scenario sul nostro Paese cambierà completamente.
Arriva l'impulso invernale: crollo termico e nevicate
Dal 12 ottobre, l'alta pressione delle Azzorre sposterà il suo centro sulla Scandinavia provocando una discesa gelida dalle latitudini polari: si tratta di una situazione molto più frequente nella stagione invernale. In questo caso, l'aria fredda entrerà dalla "Porta della Bora" per gettarsi sui nostri mari ancora molto caldi e scavando una profonda depressione che potrebbe evolvere in ciclone mediterraneo. Come dicono gli esperti, le temperature subiranno un vero e proprio crollo con diminuzioni anche di 7-8°C rispetto alle medie climatiche degli ultimi 30-50 anni. Oltre al freddo, acquazzoni, nubifragi e temporali colpiranno le zone esposte: non è possibile, al momento, stabilire l'esatta traiettoria del ciclone, motivo per il quale non è possibile azzardare le zone più colpite dai fenomeni violenti.
Maltempo al Centro-Sud
Quel che è quasi certo, comunque, è che il grosso del maltempo si concentrerà sulle regioni centro-meridionali mentre la neve cadrà copiosa sulle Alpi, specie quelle orientali, a quote anche inferiori ai 1000 metri mentre sull'Appennino la quota neve sarà intorno ai 1400-1500 metri sui settori romagnoli, marchigiani e abruzzesi. Secondo le prime proiezioni, i più grosso capuologhi di regione settentrionali (Torino, Milano, Bologna e Venezia), potrebbero registrare minime di 4-5°C, valori pienamente invernali. Attenzione, quindi: si prepara un vero e proprio "ribaltone" che ci farà piombare in inverno.
È chiaro che, passata la sfuriata invernale, il clima riacquisterà lentamente le caratteristiche
più consone al mese di ottobre ma, per il momento, sarà bene rispolverare gli abiti più pesanti che si trovano in naftalina dentro agli armadi: faranno sicuramente comodo per alcuni giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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