La prefettura di Vicenza lo aveva allontanato dal centro di accoglienza perché era troppo violento, il profugo ha fatto ricorso al Tar ed è stato reintegrato, in più lo Stato deve pagargli le spese processuali.
Valli del Pasubio è un paesino in provincia di Vicenza con 3 mila abitanti e da giugno ospita un centinaio di immigrati. I profughi sono stati sistemati nella ex scuola elementare e spesso protestano perché rivendicano migliori servizi. Ma il caso che sta più indigando i cittadini è quello del ghanese Apam Kofi che a settembre era stato espulso dal centro. Apam aveva aggredito un operatore della coperativa che gestisce la struttura.
L'immigrato era molto violento con quelli che lo osptiavano e regolarmente li massacrava di botte. Dopo una serie di segnalazioni, la prefettura di Vicenza ha pensato che fosse meglio allonatanre lo straniero dal centro ed espellerlo dall'Italia, ma la situazione ha avuto un altro risvolto. Apam, dopo la revoca delle misure di accoglienza nei suoi confronti, ha denunciato ai carabinieri di essere stato maltrattato più volte dai gestori della struttura. Inoltre, ha smentito tutte le dichiarazioni rilasciate dagli operatori della coperativa.
Il profugo ha quindi continuato la sua battaglia e, con l'aiuto del circolo vicentino di Rifondazione comunista, ha fatto ricorso al Tar.
In poco tempo, il ghanese è stato reintegrato nel programma di protezione internazionale e il tribunale ha condannato lo Stato a pagargli le spese processuali. Per Apam tutto è andato per il verso giusto: i suoi 35 euro giornalieri sono stati riattivati ed è stato spostato in un centro "migliore". Ma tutto questo, ancora una volta, è andato a discapito dei cittadini italiani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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