La “solidarietà” europea verso l’Italia sembra oramai un lontano ricordo, ammesso che essa sia mai stata una realtà sul fronte migratorio.
Malta nelle ultime ore ha rifiutato alcuni interventi ed alcune richieste in situazioni di pericolo nel Mediterraneo, delegando probabilmente ogni onere al nostro paese. L’ultimo episodio in tal senso è stato segnalato dal network telefonico Alarm Phone, lo stesso che su Twitter rilancia le richieste di soccorso che arrivano direttamente dai barconi in avaria.
“Questa mattina AlarmPhone ha ricevuto una chiamata da una barca in pericolo con 47 persone in fuga dalla Libia – si legge nel tweet – Sono nella zona Sar di Malta. Le autorità di rifiutano di dirci se stiano lanciando un’operazione di soccorso. Le persone devono essere soccorse e portate in Europa!”
Dal governo de La Valletta, stando dunque a quanto riportato dal network telefonico, non è arrivato un rifiuto ma nemmeno una conferma, semplicemente le autorità maltesi non hanno inviato alcuna risposta. E questo lascia presagire un disimpegno da parte della locale Guardia Costiera.
Anche perché negli aggiornamenti successivi lanciati sempre da Alarm Phone su Twitter, la situazione non è sembrata migliore: “Siamo in contatto con le persone a bordo e sono preoccupate – si legge nel post successivo a quello prima segnalato – Sono partite da Zuwara, #Libia, 30 ore fa e ora il motore è in avaria. Non hanno salvagenti e non ci sono soccorsi in arrivo. Sono già sopravvissuti 2 notti in mare. #Malta, non lasciare che anneghino!”
L’ultimo aggiornamento è delle 8:51: “Abbiamo appena parlato con le persone a bordo – si legge ancora nel profilo di Alarm Phone – Dicono che stanno imbarcando acqua e di aver paura che i soccorsi non arrivino. Alcune persone stanno piangendo. Chiedono aiuto e necessitano soccorsi immediati! Perché nessuno li sta cercando?”
Già nelle scorse ore da La Valletta si erano rifiutati di far entrare la nave dell’Ong spagnola Open Arms, la quale ha a bordo 363 migranti e più volte ha fatto richiesta alle autorità maltesi di accedere nell’isola, ricevendo però dinieghi. Possibile che il governo locale voglia aspettare che a farsi carico della situazione sia l’Italia, la quale ha già accolto nei giorni scorsi la Ocean Viking con 403 migranti a bordo fatti sbarcare a Taranto. A Malta, per adesso, è andata soltanto la Alan Kurdi che nei giorni scorsi ha fatto approdare a La Valletta 79 migranti.
I numeri sopra riportati dimostrano, tra le altre cose, come l’emergenza immigrazione sta assumendo giorno dopo giorno contorni molto importanti.
Oltre alle persone intercettate dalle navi Ong, nelle ultime ore è stata registrata una ripresa degli sbarchi autonomi, con due barchini arrivati a Lampedusa e complessivamente 46 persone sbarcate, mentre un’altra imbarcazione con 28 migranti a bordo è approdata a Pantelleria.Oramai le persone arrivate irregolarmente in Italia dal 1 gennaio sono quasi 1.300, a fronte dei 155 dello stesso periodo dello scorso anno. L’aumento, decisamente preoccupante, è del 1.000%.
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