Quella lunga attesa per Denise: il dna? Si scopre in televisione

Questa sera, sarà annunciato in diretta tv l'esito del test di comparazione del gruppo sanguigno di Olesya Rostova con quello di Piera Maggio

Quella lunga attesa per Denise: il dna? Si scopre in televisione

Il giorno più atteso è arrivato. Questa sera, sarà comunicato l'esito del test di compatibilità del gruppo sanguigno di Olesya Rostova con quello di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone. L'annuncio sarà divulgato nel corso della trasmissione пусть говорят - in italiano "Lasciali parlare" - in onda sull'emittente russa Primo Canale.

La segnalazione

Ci sono voluti 17 lunghi anni prima che per Piera Maggio si riaccendesse la speranza di riabbracciare la sua piccola Denise. Tutto ha avuto inizio una settimana fa, quando un'infermiera russa, naturalizzata italiana, ha scritto alla redazione di Chi l'ha Visto? per segnalare il caso di Olesya Rostova, una ventenne in cerca della propria madre naturale. La ragazza si era rivolta al talk show russo пусть говорят nel tentativo di ritrovare la propria famiglia. Nel corso del programma, Olesya ha raccontato di essere stata rapita da una rom da bambina e di aver vissuto in una barraccopoli fino all'età di 5 anni. Dopodiché, accerta l'assenza di un legame parentale con la donna nomade, la piccola sarebbe stata affidata ad un orfanatrofio dove è rimasta fino all'adozione da parte di una coppia russa.

"Cara mamma non ti ho mai dimenticato, ti sto cercando e ho la possibilità di trovarti. Eccomi qui, sono viva, voglio conoscerti e trovarti", ha detto la giovane nel corso dell'appello lanciato ai microfoni del programma пусть говорят.

La somiglianza con Piera Maggio

A seguito della segnalazione, la redazione del programma condotto da Federica Sciarelli ha provveduto a contattare la famiglia di Denise. Di primo acchito, la somiglianza tra Olesya e Piera Maggio è sembrata quasi spiazzante. L'espressione del volto, l'arcata sopraccigliare ed altri tratti del viso di Olesya hanno lasciato intendere che si trattasse proprio della bimba di 4 anni scomparsa da Mazzara del Vallo 17 anni fa. Ma le suggestioni, specie per vicende complesse come questa, lasciano ben poco spazio a fantasie dell'ultim'ora. Dunque, si è deciso di procedere con la prova del Dna per accertare il legame eventuale di stretta parentela tra le due donne. "Siamo cautamente speranzosi", ha dichiarato Piera Maggio nel corso di un messaggio audio rilanciato dalla trasmissione Chi L'ha Visto? una settimana fa. Oggi potrebbe essere il giorno della verità.

Le differenze tra Olesya e Denise

Se nel racconto di Olesya l'età del rapimento sembrerebbe coincidere con quella di Denise Pipitone, al tempo della scomparsa, ci sono però degli aspetti che gettano ombre sull'identità della ragazza. Se è vero infatti che la ventenne, specie in alcuni tratti del volto, somigli moltissimo a Piera Maggio, nelle foto da bambina la somiglianza con la piccola Denise è più sfumata. Ci sono alcuni dettagli, infatti, che non passano inosservati e meritano un ulteriore approfondimento. Anzitutto, la cicatrice che la piccola bambina di Mazzara del Vallo, in una foto divulgata durante le prime settimane della scomparsa, mostrava sotto l'occhio destro. Olesya ne avrebbe una, invece, al di sopra del sopracciglio sinistro. Poi, il colore dei capelli che, a ben guardare, non accomunerebbe le due ragazzine. Inoltre, la giovane russa ha spiegato "di non parlare né avere ricordi in italiano". Piera Maggio aveva raccontato, invece, che la figlioletta, a quattro anni, parlasse in italiano e anche in dialetto siciliano.

Il Dna di Olesya

Soltanto l'esito della prova genetica potrà chiarire se Olesya Rostova è sul serio Denise Pipitone. Stando a quanto avrebbero riferito dalla redazione del programma russo пусть говорят, un campione del Dna della ragazza sarebbe stato prelevato subito dopo la messa in onda del programma per procedere alle indagini del caso. L'esame prevede l'accertamento della eventuale compatibilità tra il gruppo sanguigno della giovane russa con quelli di Piera Maggio e Piero Pulizzi, padre naturale di Denise. In caso di esito positivo, si procederà al test del Dna definitivo. "Inutile la nostra presenza a Mosca - aveva spiegato l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio -loro dovrebbero inviare, anche privatamente, il Dna a Roma e la nostra genetista di fiducia Marina Baldi sarà sicuramente in grado di capire se c'è riscontro. Abbiamo a disposizione anche il Dna di Piero (Pulizzi, padre naturale di Denise) in questo modo potremo avere un quadro completo: questa storia va chiarita con il Dna, non con le sensazioni".

La polemica

Non sono mancate le polemiche in questi ultimi sette giorni. La televisione russa aveva richiesto la presenza in studio di Piera Maggio in occasione dell'attesissimo annuncio. La donna, reduce da un delicato intervento chirurgico, ha rifiutato l'invito opponendosi a qualunque tipo di spettacolarizzazione sulla drammatica vicenda. "Non cederemo a nessun ricatto mediatico", fa sapere la donna attraverso il suo legale Giacomo Frazzitta. "Venerdì 26 marzo sono stato contattato da una spettatrice della trasmissione che aveva notato la somiglianza tra Olesya e Piera Maggio. - ha spiegato a LaRepubblica.it il legale di Piera Maggio - In serata ho incontrato via Skype i giornalisti della tv russa e l'accordo era che ci aiutati ad avere le informazioni in maniera informale Poi le cose sono cambiate: hanno iniziato a prendere tempo e ci hanno chiesto un confronto televisivo durante il quale sarebbe stato svelato se il gruppo sanguigno coincideva con quello di Denise. Ma noi non vogliamo finire nel tritacarne mediatico. il risultato dell'esame del sangue, chiederemo alla magistratura di svolgere direttamente tutti gli accertamenti del caso con una rogatoria internazionale".

L'avvocato ha ribadito che seguirà la diretta dal suo studio di Mazzara del Vallo: "Olesya sarà in studio, mentre io sarò collegato in diretta da Marsala. Le chiederò se ricorda i momenti antecedenti all'ingresso in orfanotrofio per provare a ricostruire qualche passaggio. Ma, ripeto, non ci faremo strumentalizzare dalla tv russa.

Prima vogliamo i documenti". Milioni di persone sognano la favola, Piera Maggio di riabbracciare sua figlia: "Non perderemo mai la speranza. - conclude Frazzitta - Ma anche stavolta siamo cauti".

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