La provocazione di Forza Nuova: “Immigrati, benvenuti a casa mia”

Il movimento politico attacca sindaco, prefetto e vescovo di Brescia, denunciando il grande business dei profughi

La provocazione di Forza Nuova: “Immigrati, benvenuti a casa mia”

“Tra dieci anni i nuovi nati stranieri saranno più degli italiani”, “Renderemo partecipi le amministrazioni locali di un fenomeno che fa rilevare al capoluogo il 60% delle presenza degli stranieri richiedenti asilo in ambito provinciale”, “Siete benvenuti, sentitevi a casa vostra”. Le frasi sono, rispettivamente, del sindaco, del prefetto e del vescovo di Brescia.

Parole che Forza Nuova ha stampato su manifesti, affiancandole al giusto volto, per protestare contro il grande business dell’immigrazione. Oltre alla citazione contestata, spicca ironicamente “Immigrati, benvenuti a casa mia!”, con tanto di “sei immigrato senza domicilio?” e pronta soluzione: ecco, per i profughi in cerca di alloggio, l’indirizzo del comune, delle prefettura e della diocesi.

I cartelloni sono stati affissi per le strade della città della Leonessa e la provocazione contro Emilio Del Bono, Narcisa Brassesco Pace e monsignor Luciano Monari è chiara. Le tre massime istituzioni bresciane sono sotto accusa per le politiche migratorie e d’accoglienza adottate.

“I piani alti delle istituzioni favoriscono l’immigrazione incontrollata, ricavandone voti e un business fertilissimo; gli svantaggi di una presenza straniera, già superiore in città al 20%, colpiscono, tuttavia, la quasi totalità della popolazione “comune”che non vede i vantaggi dell’affare-accoglienza, ma solo le tragiche conseguenze, come testimonia, tra le altre, anche la recente violenza ai danni di una 25enne italiana ad opera di un 40enne straniero” spiegano con un comunicato i portavoce del movimento di estrema destra. Nella nota si legge ancora: “Ci facciamo portavoce dei cittadini bresciani, inascoltati da chi si sente al sicuro nella propria Bastiglia in particolar modo delle fasce più esposte: gli italiani che si trovano a essere in minoranza nel proprio condominio o nel proprio quartiere, che vengono sorpassati nelle graduatorie di case e asili o che perdono il lavoro (tra città e provincia i disoccupati sono oltre 42mila). I bresciani, accantonati quali cittadini di serie B e utili solo quando sono spremuti dal fisco, rispediscono al mittente le parole vuote “integrazione” e “accoglienza”, invitando il primo cittadino, il prefetto e il vescovo di Brescia ad accogliere nelle proprie strutture i richiedenti asilo presenti sul territorio, clandestini o regolari che siano. Sapranno dare l’esempio?”.

È già arrivata la replica del Comune, che rinfaccia a Forza Nuova l’affissione irregolare dei manifesti: “Forza Nuova chiede il rispetto delle regole, affiggendo cartelloni abusivi in tutta la città. Un atteggiamento che l’Amministrazione comunale non ha intenzione di tollerare, visto che il bene pubblico va tutelato ed è inconcepibile che proprio chi chiede il rispetto delle norme sia il primo a non tenerne conto.

I cartelloni sono stati attaccati abusivamente su muri pubblici e privati, sui cestini delle spazzatura, sulle centraline delle utenze pubbliche, nonostante sia vietato. Il Comune informa, quindi, che provvederà a sanzionare i responsabili di questi comportamenti, come previsto dal regolamento per le pubbliche affissioni”.

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