La parola gastronomica del 2025? Sostenibilità, gentilezza, dealcolato

Sesta e ultima puntata dell’ormai tradizionale sondaggio tra gli opinion leader della gastronomia italiana sulle cose più interessanti del 2024 e sulle aspettative per il 2025. Oggi la domanda è: quale sono i termini che definiranno l’anno appena incominciato? Un viaggio tra auspici e speranze, tra rispetto, autenticità e rigenerazione

La parola gastronomica del 2025? Sostenibilità, gentilezza, dealcolato

Nadia Afragola

Dealcolato, autoctono

Giovanni Angelucci
Classifica (ahimè)

Francesca R. Barberini
Overtourism

Cinzia Benzi
Gratitudine

Maurizio Bertera

Leggibilità nel piatto: così da capire ogni ingrediente che lo compone, godendo di un’esecuzione precisa e mai banale

Emanuele Bonati

Novità: nuovo fine dining, nuova trattoria, nuova gastronomia

Rossana Brancato
Servizio. La ristorazione è un servizio. L’ascolto, la comprensione e la soddisfazione del cliente dovrebbero essere sempre la priorità. Bisogna premiare i ristoranti che mantengono la scelta à la carte, come il Seta dell’executive chef Antonio Guida al Mandarin Milano.

Mariarosaria Bruno

Sintesi

Claudio Burdi

Zero sprechi

Chiara Buzzi
Avanguardia

Alberto Cauzzi
La cucina italiana, vista la candidatura Unesco che dovrebbe andare a buon fine proprio nel 2025

Annalisa Cavaleri
Lusso ma ripensato come racconto nel mio libro "Luxury Food". Non ostentazione ma identità, creatività, unicità, territorio, sostenibilità, etica del lavoro, valorizzazione della tradizione, heritage, creazione del mito, valore stabile nel tempo, benessere, salute, plant based, rispetto. Perché vero lusso non vuol dire “prezzo alto”.

Francesca Ciancio
Ecosocialismo

Marco Colognese
(In)sostenibilità

Stefano Corrada
“No-no”: nostalgia (della tradizione) e novità

Eleonora Cozzella
Colazione e dealcolato (ahimé)

Luigi Cremona
Rigenerazione

Andrea Cuomo
Tempi: quelli che corrono e quelli del servizio

Alberto Del Giudice
Etica. Ne abbiamo tanto bisogno sulla tavola e altrove

Antonella De Santis.
Libertà (almeno spero)

Valentina Dirindin
Meno

Marco Gatti
Identità

Giulia Gavagnin
Responsabilità: non soltanto nel senso del rispetto dell’ambiente, ma in ogni piccolo gesto quotidiano, per noi e per gli altri

Marco Gemelli
Autenticità

Barbara Giglioli
Divertimento (anche a tavola/interattività/gioco e curiosità stimolata)

Chiara Giovoni
Vorrei fosse Pace e invece sarà “Made in Italy” usato come sinonimo di autarchia

Manlio Giustiniani
Sentimento

Andrea Gori
Intelligenza naturale

Giampaolo Gravina
Gentilezza

Andrea Grignaffini
La Cucina italiana per la candidatura UNESCO

Andrea Guolo
Incoerenza gastronomica

Carla Icardi
Donne

Luca Iaccarino
Potere d'acquisto (perdita di)

Åsa Johansson
Gentilezza

Camillo Langone
Carta (menù alla carta). Che è il contrario della parola Degustazione (menù degustazione, punizione per clienti masochisti).

Lara Loreti
“Om”, meditazione e spiritualità per ritrovare pace ed equilibrio anche a tavola

Paolo Marchi

Oculatezza

Valentina Marino
Formazione

Paolo Massobrio
Contemporaneità

Tania Mauri

Saper aspettare

Anna Mazzotti
Vegetale di stagione

Giovanna Moldenhauser
Resistenza nel nostro mondo dell’editoria

Alessandra Moneti
Itrana o Bosana, l'olio si sceglie indicando le cultivar di olive

Anna Muzio
Food forest (frutteto boschivo o bosco commestibile, si tratta di coltivazioni perenni che forniscono materie prime (frutti, noci, foglie) più sostenibili delle annuali perché non impoveriscono il terreno

Francesca Negri
Semplificare

Carlo Ottaviano
Mescolanza (almeno la mia, di fronte a tutte le porte che si chiudono)

Laura Pacelli
Dazio

Vincenzo Pagano
Contemporaneo

Carlo Passera
Carrello. I ristoranti si stanno ripopolando di carrelli, ne abbiamo incontrati dei salami (dal bravo Federico Ferrari al Mirepuà nell'Alto Monferrato), dei dolci, del pane, dei formaggi, dei bolliti, dei distillati... Sta tornando la sala?

Luciano Pignataro
Essenzialità

Stefano Polacchi
Estensivo (x agricoltura)

Anna Prandoni
Cambiamento: di format, di prospettiva, di valori.

Maria Pranzo
Sintesi

Gabriele Principato

Tempo. Perché è la giusta gestione di quest’ultimo che farà la differenza nei grandi ristoranti tra un’esperienza frizzante e piacevole e una noiosa

Federico Quaranta
Rispetto

Isabella Radaelli
La parola del 2025 per me sarà tradizione. Un termine che racchiude tutto ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento: comfort food, coccole gastronomiche e ritorno alle origini e alla certezza dei sapori.

Andrea Radic
Identità e concretezza per vivere esperienze gastronomiche che facciano godere

Edoardo Raspelli

Da Mauro Bassini: ”Non c’è più gusto-il tentato suicidio della cucina italiana”

Camilla Rocca
Viaggio, sempre più gli chef gourmet vogliono raccontare la loro visione, la loro lettura del mondo nei loro piatti

Fernanda Roggero
Condivisione

Giovanna Romeo
Alcol free

Lorenzo Ruggeri
Ritorno

Michele Ruschioni
Benessere Animale

Leila Salimbeni
Totalizzante

Sarah Scaparone
Tradizione

Roberta Schira
Gastrocene: l'epoca in cui ogni cena diventa un rito sacro, ogni piatto un'opera da Instagram, dissolvendo il confine tra cibo e spettacolo in un boccone di spettacolarità.

Luca Sessa
A rischio d'esser ripetitivo, punto ancora sulla sostenibilità nell'accezione più completa e piena del termine, che parta dalle materie prime fino a giungere alla qualità della vita per gli operatori del settore

Salvatore Spatafora
La parola del 2025 è "cultura dell'accoglienza", che sottolinea l'importanza di creare esperienze culinarie che uniscano le persone e celebrino le tradizioni.

Gualtiero Spotti
Inclusione

Luciana Squadrilli
Resistenza

Mirko Tassin (Mirko TassoCulinario)
Consapevolezza

Massimiliano Tonelli
Brace

Luca Turner
Rigenerativo

Valentina Vercelli
Sobrietà

Cristina Viggè
Parola d’ordine oculatezza. Per non sprecare tempo, denaro, occasioni e possibilità. Per agire con prudenza, facendo scelte mirate e ragionate. Un muoversi con accortezza che vale sia per i ristoratori sia per i commensali.

Valerio M Visintin
Sostenibilità

Gabriele Zanatta
Accoglienza

Annalisa Zordan
Professionalità. È un auspicio

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica