Nadia Afragola
Dealcolato, autoctono
Giovanni Angelucci
Classifica (ahimè)
Francesca R. Barberini
Overtourism
Cinzia Benzi
Gratitudine
Maurizio Bertera
Leggibilità nel piatto: così da capire ogni ingrediente che lo compone, godendo di un’esecuzione precisa e mai banale
Emanuele Bonati
Novità: nuovo fine dining, nuova trattoria, nuova gastronomia
Rossana Brancato
Servizio. La ristorazione è un servizio. L’ascolto, la comprensione e la soddisfazione del cliente dovrebbero essere sempre la priorità. Bisogna premiare i ristoranti che mantengono la scelta à la carte, come il Seta dell’executive chef Antonio Guida al Mandarin Milano.
Mariarosaria Bruno
Sintesi
Claudio Burdi
Zero sprechi
Chiara Buzzi
Avanguardia
Alberto Cauzzi
La cucina italiana, vista la candidatura Unesco che dovrebbe andare a buon fine proprio nel 2025
Annalisa Cavaleri
Lusso ma ripensato come racconto nel mio libro "Luxury Food". Non ostentazione ma identità, creatività, unicità, territorio, sostenibilità, etica del lavoro, valorizzazione della tradizione, heritage, creazione del mito, valore stabile nel tempo, benessere, salute, plant based, rispetto. Perché vero lusso non vuol dire “prezzo alto”.
Francesca Ciancio
Ecosocialismo
Marco Colognese
(In)sostenibilità
Stefano Corrada
“No-no”: nostalgia (della tradizione) e novità
Eleonora Cozzella
Colazione e dealcolato (ahimé)
Luigi Cremona
Rigenerazione
Andrea Cuomo
Tempi: quelli che corrono e quelli del servizio
Alberto Del Giudice
Etica. Ne abbiamo tanto bisogno sulla tavola e altrove
Antonella De Santis.
Libertà (almeno spero)
Valentina Dirindin
Meno
Marco Gatti
Identità
Giulia Gavagnin
Responsabilità: non soltanto nel senso del rispetto dell’ambiente, ma in ogni piccolo gesto quotidiano, per noi e per gli altri
Marco Gemelli
Autenticità
Barbara Giglioli
Divertimento (anche a tavola/interattività/gioco e curiosità stimolata)
Chiara Giovoni
Vorrei fosse Pace e invece sarà “Made in Italy” usato come sinonimo di autarchia
Manlio Giustiniani
Sentimento
Andrea Gori
Intelligenza naturale
Giampaolo Gravina
Gentilezza
Andrea Grignaffini
La Cucina italiana per la candidatura UNESCO
Andrea Guolo
Incoerenza gastronomica
Carla Icardi
Donne
Luca Iaccarino
Potere d'acquisto (perdita di)
Åsa Johansson
Gentilezza
Camillo Langone
Carta (menù alla carta). Che è il contrario della parola Degustazione (menù degustazione, punizione per clienti masochisti).
Lara Loreti
“Om”, meditazione e spiritualità per ritrovare pace ed equilibrio anche a tavola
Paolo Marchi
Oculatezza
Valentina Marino
Formazione
Paolo Massobrio
Contemporaneità
Tania Mauri
Saper aspettare
Anna Mazzotti
Vegetale di stagione
Giovanna Moldenhauser
Resistenza nel nostro mondo dell’editoria
Alessandra Moneti
Itrana o Bosana, l'olio si sceglie indicando le cultivar di olive
Anna Muzio
Food forest (frutteto boschivo o bosco commestibile, si tratta di coltivazioni perenni che forniscono materie prime (frutti, noci, foglie) più sostenibili delle annuali perché non impoveriscono il terreno
Francesca Negri
Semplificare
Carlo Ottaviano
Mescolanza (almeno la mia, di fronte a tutte le porte che si chiudono)
Laura Pacelli
Dazio
Vincenzo Pagano
Contemporaneo
Carlo Passera
Carrello. I ristoranti si stanno ripopolando di carrelli, ne abbiamo incontrati dei salami (dal bravo Federico Ferrari al Mirepuà nell'Alto Monferrato), dei dolci, del pane, dei formaggi, dei bolliti, dei distillati... Sta tornando la sala?
Luciano Pignataro
Essenzialità
Stefano Polacchi
Estensivo (x agricoltura)
Anna Prandoni
Cambiamento: di format, di prospettiva, di valori.
Maria Pranzo
Sintesi
Gabriele Principato
Tempo. Perché è la giusta gestione di quest’ultimo che farà la differenza nei grandi ristoranti tra un’esperienza frizzante e piacevole e una noiosa
Federico Quaranta
Rispetto
Isabella Radaelli
La parola del 2025 per me sarà tradizione. Un termine che racchiude tutto ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento: comfort food, coccole gastronomiche e ritorno alle origini e alla certezza dei sapori.
Andrea Radic
Identità e concretezza per vivere esperienze gastronomiche che facciano godere
Edoardo Raspelli
Da Mauro Bassini: ”Non c’è più gusto-il tentato suicidio della cucina italiana”
Camilla Rocca
Viaggio, sempre più gli chef gourmet vogliono raccontare la loro visione, la loro lettura del mondo nei loro piatti
Fernanda Roggero
Condivisione
Giovanna Romeo
Alcol free
Lorenzo Ruggeri
Ritorno
Michele Ruschioni
Benessere Animale
Leila Salimbeni
Totalizzante
Sarah Scaparone
Tradizione
Roberta Schira
Gastrocene: l'epoca in cui ogni cena diventa un rito sacro, ogni piatto un'opera da Instagram, dissolvendo il confine tra cibo e spettacolo in un boccone di spettacolarità.
Luca Sessa
A rischio d'esser ripetitivo, punto ancora sulla sostenibilità nell'accezione più completa e piena del termine, che parta dalle materie prime fino a giungere alla qualità della vita per gli operatori del settore
Salvatore Spatafora
La parola del 2025 è "cultura dell'accoglienza", che sottolinea l'importanza di creare esperienze culinarie che uniscano le persone e celebrino le tradizioni.
Gualtiero Spotti
Inclusione
Luciana Squadrilli
Resistenza
Mirko Tassin (Mirko TassoCulinario)
Consapevolezza
Massimiliano Tonelli
Brace
Luca Turner
Rigenerativo
Valentina Vercelli
Sobrietà
Cristina Viggè
Parola d’ordine oculatezza. Per non sprecare tempo, denaro, occasioni e possibilità. Per agire con prudenza, facendo scelte mirate e ragionate. Un muoversi con accortezza che vale sia per i ristoratori sia per i commensali.
Valerio M Visintin
Sostenibilità
Gabriele Zanatta
Accoglienza
Annalisa Zordan
Professionalità. È un auspicio
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.