La rabbia del tecnico italiano: "Mi sento tradito dal mio paese"

Le dure parole di Gino Pollicardo

La rabbia del tecnico italiano: "Mi sento tradito dal mio paese"

"Quello che mi fa rabbia è che non solo fanno fatica a portarci indietro vivi. Ma che hanno faticato anche a riportare due morti. Mi sono sentito tradito dal mio Paese". Sono parole durissime quelle di Gino Pollicardo, uno degli ostaggi liberati in Libia. In una intervista a Piazza pulita il tecnico racconta i mesi di prigionia e poi lancia due stoccate: una al ministro degli Esteri e una al premier.

"Quando sono rientrato in Italia, Paolo Gentiloni mi ha abbracciato e mi ha detto: "È finita". Allora io gli ho risposto: "No, ministro, è finita quando siamo partiti in quattro e torniamo in quattro".

E poi ne ha pure per Matteo Renzi: "Non accetto che un presidente del Consiglio dica: "Non capisco cosa ci facevano 4 tecnici italiani in Libia e magari accende la televisione con il gas che arriva da Mellitha. La cosa triste è che uno si alaza all 4:30 del mattino per andare a prendere un aereo perché l'Italia non ti dà altre possibilità".

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