Raffaele Sollecito: "L'Italia deve risarcirmi. Sono pieno di debiti"

Indagato, insieme a Amanda Knox, per l'omicidio di Meredith Kercher, ora Raffaele Sollecito chiede allo Stato 516mila euro per "ingiusta detenzione"

Raffaele Sollecito: "L'Italia deve risarcirmi. Sono pieno di debiti"

Uscirà domani 27 gennaio la sentenza della Corte d'appello di Firenze in merito alla richiesta di risarcimento per ingiusta detenzione avanzata da Raffaele Sollecito per i quasi quattro anni passati in carcere dopo essere stato uno degli indagati nel processo per l'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nel 2007.

Raffaele Sollecito, al centro della polemiche per alcuni messaggi scritti su Facebook, è stato definitivamente assolto, insieme ad Amanda Knox, in Cassazione. Il ragazzo pugliese ha quindi chiesto un risarcimento all'Italia, pari a 516 mila euro, allo scopo di coprire le spese processuali sostenute per difendersi.

È stato lo stesso Sollecito a parlare dell'argomento in un'intervista televisiva per la Bbc: "Noi chiediamo il massimo del risarcimento, all'incirca 516mila euro, ma comunque non è sufficiente a compensare quanto la mia famiglia ha speso", inizia Sollecito.

"Sono passati 10 anni dall'inizio di questo incubo" - racconta Sollecito - "Abbiamo dovuto vendere i nostri appartamenti ma abbiamo ancora dei debiti, all'incirca 400mila euro. Il risarcimento, quindi, servirebbe giusto a coprire i debiti ancora in piedi".

"L'omicidio è stata una tragedia che ha distrutto la mia vita" - ha proseguito Raffaele - "Spero che i giudici capiscano che il risarcimento servirebbe solo a ripulirmi dai

debiti". E conclude: "La prima vittima dell'omicidio è stata Meredith, ma non è stata la sola. I genitori di Amanda, le nostre famiglie... ce ne sono molte altre, uccise dagli errori persecutori"

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