Metà dei ragazzi italiani ha fatto "sexting" almeno una volta. Il fenomeno interessa circa il 50% degli italiani tra i 14 e i 18 anni, che ammettono di avere mandato un messaggino un po' spinto a qualcuno, utilizzando gli sms o i social network.
A rivelarlo è una ricerca presentata oggi a Milano dal Centro di ricerca sull'educazione ai media, all'informazione e alla tecnologia (Cremit) dell'Università Cattolica e dalla onlus Pepita.
Su un campione di 1.800 persone, il 37% dice di avere condiviso online segreti o immagini di amici e il 50% di avere ricevuto immagini o messaggi di testo da uno sconosciuto. Sulla stessa percentuale (51%) quanti hanno ricevuto foto e video di amici in atteggiamenti sexy o sessualmente espliciti.
Quella del sexting è una tendenza in crescita, se si considera che altri dati, diffusi ad aprile di quest'anno, parlavano di un fenomeno diffuso tra una persona ogni quattro.
Le ragioni sono le più disparate: c'è chi lo fa per divertimento o per stupire, ma anche chi utilizza il "sexting" come mezzo per "essere popolare" o per prendere in
giro qualcuno.A destare preoccupazioni sono questi due ultimi casi, che rappresentano il 11,6% e l'8,7% del totale. Lo scambio di messaggi e immagini sessualmente esplicite può costituire infatti una forma di cyberbullismo.
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