Rapine sui treni, presi 4 delle baby gang

I carabinieri di Seregno hanno arrestato 4 giovanissimi appartenenti alla baby gang che rapinava i passeggeri sui treni della Brianza. A loro carico almeno 5 rapine, effettuate anche a mano armata

Rapine sui treni, presi 4 delle baby gang

Sarebbero responsabili di almeno cinque rapine, tre delle quali fatte a Seregno ai danni di minorenni, i quattro giovanissimi raggiunti da una ordinanza di misura cautelare in carcere. Appartengono a una baby gang che agiva sistematicamente vicino alle stazioni ferroviarie e a bordo di treni in servizio in Brianza, tra i comuni di Seregno e Monza. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano, sono state avviate nel febbraio scorso dopo le denunce che diverse vittime hanno sporto.

Il branco agiva unito

I militari hanno portato alla luce l'esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale composto da minorenni, due di nazionalità italiana, uno marocchina e uno egiziana, che, puntando sulla forza intimidatoria data dal branco, seminava il panico e il terrore sulle tratte ferroviarie della Brianza, portando a termine rapine anche a mano armata, di poche centinaia di euro, ai danni di giovani studenti che erano diretti alle scuole di Seregno. Il gruppo era formato, in tutto, da una decina di persone, che conducevano uno stile di vita illegale oramai consolidato.

Il modus operandi era sempre lo stesso: i quattro si avvicinavano alle loro vittime che stavano aspettando il convoglio alla stazione ferroviaria e, con la scusa di chiedere loro una sigaretta, li circondavano e li spingevano strappando loro la collanina d'oro che portavano al collo. Quando le vittime cercavano di reagire per rientrare in possesso dell’oggetto appena rubato, venivano ulteriormente colpite con pugni e schiaffi. In uno dei casi sono state anche provocate lesioni personali.

Erano armati anche di coltelli

Ulteriori approfondimenti investigativi, che sono stati condotti anche mediante le immagini registrate dagli impianti di video-sorveglianza presenti negli scali ferroviari, le ricostruzioni fotografiche e la refurtiva ritrovata delle vittime, hanno permesso di accertare che il gruppo operava con serialità e che ricorreva solitamente all'uso della forza, avvicinando gli studenti, strappando loro dal collo la collanina d’oro e facendosi consegnare alcuni oggetti, come per esempio soldi, telefoni e anche abbigliamento griffato. In varie occasioni la baby gang ha agito anche minacciando i poveretti con armi da taglio, prendendo di mira sia gli utenti della stazione ferroviaria di Seregno che i pendolari utilizzatori della tratta ferroviaria Albairate–Saronno. Neppure l’arrivo del personale ferroviario in servizio sui treni, che accorreva in soccorso delle vittime, riusciva a distogliere i giovani rapinatori dal loro obiettivo. Infatti, durante un fatto analogo, nel quale erano intervenuti i carabinieri di Desio e uno dei quattro giovani criminali era stato arrestato, la capotreno che era intervenuta per fermare l'aggressione era stata a sua volta aggredita.

Cosa li aspetta adesso

Dalle indagini è emerso che l'agire in gruppo è l'elemento che rafforza l'intenzione criminale degli autori dei reati, le cui condotte, realizzate in maniera sinergica e coordinata, risultano finalizzate a creare nelle vittime, solitamente minorenni, un senso di paura, smarrimento e sgomento. In una nota viene sottolineato che per "i quattro, necessitando di esigenze rieducative particolarmente serie e stringenti, attesa la condizione di devianza in cui versano, la quale rende manifesta l'incapacità di autodisciplina, è risultata necessaria l'applicazione della misura più afflittiva della restrizione in un istituto di pena minorile".

L'ultimo era in vacanza all'estero

L'esecuzione delle ordinanze, avviata lo scorso 22 agosto, è stata portata a termine nella giornata di ieri con l'arresto dell'ultimo dei quattro componenti della baby gang. Questo si trovava infatti in vacanza con i suoi genitori in Marocco e, appena rientrato in Italia, è stato fermato dai militari che lo hanno portato nel carcere Beccaria di Milano.

Secondo quanto emerso, oltre agli episodi dell'ordinanza, a partire dal mese di febbraio, il gruppo di giovani rapinatori si era reso protagonista anche di altre rapine commesse lungo le tratte ferroviarie o nelle stazioni di Monza, Seveso e Limbiate. L'immediato intervento delle pattuglie dell'Arma aveva consentito di assicurare gli indagati alla giustizia con arresti in flagranza di reato.

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