Ravanusa, chi è Luna, il Labrador che ha ritrovato i cadaveri

Appartenente alle Unità cinofile dei vigili del fuoco di Palermo, Luna è addestrata per cercare le persone vive. Oggi ha però trovato i cadaveri

Ravanusa, chi è Luna, il Labrador che ha ritrovato i cadaveri

Sono momenti di strazio a Ravanusa dopo che Luna, il cane Labrador utilizzato dalle Unità cinofile, ha individuato il luogo degli ultimi cadaveri rinvenuti alle prime luci dell’alba di oggi sotto le macerie. Se in un primo momento si è scavato sotto il disastro con le ruspe, con le pale e con le mani per fare spazio fra i circa 3 metri di detriti cumulati in un’onda d’urto di cento metri, in un secondo momento è stato necessario rendere efficienti e veloci le operazioni di ricerca per il soccorso dei dispersi. Luna, arrivata immediatamente sul posto con l’Unità cinofila dei vigili del fuoco di Palermo ha lavorato costantemente per cercare i sepolti vivi fra i calcinacci.

Già perché questo Labrador non è addestrato per cercare i morti, ma le persone vive. Quando le trova “abbaia – dicono gli istruttori – in modo continuo e cadenzato”. I cani in situazioni di questo tipo, come anche nei terremoti, sono i primi a poter stare sopra le macerie per la loro agilità e leggerezza. Senza contare anche che sono veloci in caso di necessità. Nel momento in cui si soffermano su un luogo circoscritto e iniziano ad abbaiare è un buon segno. Segno che sotto le macerie ci sono persone vive. Una volta individuato il luogo, il cane viene allontanato e da lì in poi intervengono i vigili del fuoco che iniziano a scavare con le mani per non fare del male a chi sta sotto. Oggi purtroppo però Luna ha individuato il luogo in cui si trovavano i morti. “Questa volta – hanno raccontato gli istruttori all’Agi - non ha abbaiato, né utilizzato il segnale codificato, ma si è soffermata sul posto scodinzolando in modo agitato. Era l'indicazione che c'era qualcosa. Il primo corpo senza vita era a pochi centimetri sotto le macerie”.

Luna ha sei anni, è in servizio alle Unità cinofile dei vigili del fuoco di Palermo da tre anni e vi rimarrà in servizio fino a 11 anni. Il suo lavoro per oggi non è ancora finito. Sotto le macerie si cerca ancora. Si scava a mani nude e il suo silenzio non lascia presagire nulla di buono. Sul luogo famiglie disperate che pregano.

Le ricerche degli ultimi due dispersi sono concentrate in una zona distante di oltre dieci metri rispetto a quella in cui sono stati ritrovati gli ultimi cadaveri. Si tratta di due persone che abitavano in un appartamento distante rispetto agli altri. Purtroppo le speranze di trovarle vive si spengono sempre di più.

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