Rcs, l'offerta di Cairo è bassa. Soci lavorano a contromossa

Lo schieramento di soci colti di sopresa dall'offerta pubblica di scambio, lanciata venerdì sera, sul 100% di azioni Rcs è pronta a lanciare una contromossa a Urbano Cairo

Rcs, l'offerta di Cairo è bassa. Soci lavorano a contromossa

"Una contromossa, che deve essere immediata", per fermare l'offensiva di Urbano Cairo e costringere in prospettiva il patron de La7, quantomeno, ad alzare il prezzo. Per questo, si pensa a "una presa di posizione ufficiale, presumibilmente già entro domani". E' l'obiettivo, spiega all'Adnkronos una autorevole fonte finanziaria, a cui sono rivolti i contatti intensi di queste ore tra Mediobanca, Unipol, Della Valle e Marco Tronchetti Provera. Ovvero, lo schieramento di soci colti di sopresa dall'offerta pubblica di scambio, lanciata venerdì sera, sul 100% di azioni Rcs. "E' evidente che l'affondo di Cairo è solo l'inizio di una partita che si giocherà su più tavoli", si spiega. Il problema principale, per il gruppo di soci che non ha nessuna intenzione di aderire all'offerta, "almeno nei termini attuali, così come è formulata al momento", è che Cairo ha messo in campo un'operazione 'carta contro cartà, con uno scambio di azioni con una società, la sua, meglio capitalizzata di Rcs. E per superare un'offerta del genere serve uno sforzo finanziario consistente.

In questo scenario, si fa notare, i due piani, quello industriale e quello finanziario, "vanno tenuti rigorosamente insieme". E se il progetto di Cairo "desta perplessità da un punto di vista delle opportunità di sviluppo di Rcs", l'aspetto del prezzo dell'offerta "non può essere considerato secondario". Rispetto ai valori di carico delle azioni detenute da Mediobanca, Unipol, Della Valle e Tronchetti Provera, il prezzo dell'ops è considerato "sicuramente troppo basso". Sulla base del prezzo ufficiale delle azioni Rcs e delle azioni Cairo registrato il 7 aprile, la valorizzazione delle azioni Rcs risulta pari a 0,551 euro, al netto del dividendo l'offerta è di 0,527 euro.

Da questa base di partenza, si fa notare, "c'è sicuramente un ampio margine su cui lavorare per alzare l'offerta". Sempre che, conclude la fonte interpellata, "non si arrivi a mettere in campo un progetto alternativo".

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