Lo scivolone, questa volta, riguarda una pubblicità istituzionale, pensata per aiutare il turismo in Calabria ma davvero poco riuscita, tanto che dopo le proteste online è stato il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, a parlare di una "ennesima porcheria frutto di una burocrazia sciatta ed indolente" e a disporre "una indagine conoscitiva".
Il tutto era partito con un'inserzione sulla rivista di bordo della Ryanair, piagata da scelte grafiche molto discutibili, errori nei testi e una foto che tutto faceva tranne che destare l'interesse dei potenziali turisti. A lamentarsene, online, è stata Selvaggia Lucarelli, a cui Oliverio ha dato apertamente ragione in un post su facebook.
"Non chi sia il grafico/pubblicitario/copy che s'è occupato di questa pagina ma immagino sia un bambino di otto anni o un alcolista o il nipote del cugino del fratello di un qualche assessore del turismo calabrese", aveva accusato la Lucarelli, facendo notare che la pubblicità parlava di
"sistema aeroportualeR" e che altre scelte - dal font alla punteggiatura - erano molto discutibili."Sì, magari anche le ciavatte sullo scoglio le avrei tolte - aveva aggiunto -. Pure il mezzo culo del tipo in mezzo, ecco".
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