Le regole per trasportare un cuore da trapiantare

Le regole per trasportare un cuore da trapiantare

Un organo, un tessuto o cellule staminali sono i doni più rari e preziosi che possono essere scambiati tra esseri umani, in grado di salvare vite o migliorarne la qualità. Gli ultimi dati rilasciati dal Centro nazionale trapianti pongono l'Italia a un livello di eccellenza per la quantità di interventi eseguiti (2.976 nel 2014: +4%) e di donatori (1.172 effettivamente utilizzati nel 2014 - anno record - contro i 1.102 nel 2013). Come tutti i regali di incalcolabile valore, anche ciò che deve essere trapiantato deve essere ricevuto dalle persone giuste, trasportato con tutte le cautele e giungere tempestivamente a destinazione. «Per il successo dell'attività trapiantologica - dice Alessandro Nanni Costa, direttore generale del Cnt - anche gli aspetti logistici sono importanti. Qualsiasi strumento consenta di aumentare la velocità del trasporto di organi e la qualità della loro conservazione dev'essere preso in considerazione. La trasportistica è sempre esistita. Nuovi sono gli standard di sicurezza e di efficienza logistica che garantiscono la temperatura corretta di conservazione, l'uso di eventuali strumenti e materiali in grado di impedire il degradamento degli organi, i tempi di trasporto e la tracciabilità di tutto questo». Per garantire questi obiettivi, tutte le best practice già sviluppate in Italia negli ultimi anni sulla gestione e il trasporto di organi dopo il prelievo per il trapianto sono state standardizzate in un unico sistema nazionale denominato Gisto (Gestione integrata servizio trasferimento trapianto organi), supervisionato dal Cnt. Grazie a questo sistema dovrebbero restare un lontano brutto ricordo eventi in cui alcuni organi non hanno potuto essere trapiantati perché trasportati in borse termiche per alimenti.

Oggi reni, fegati, cuori o polmoni possono essere prelevati dall'ospedale di espianto e consegnati a quello di trapianto nel rispetto del tempo massimo di conservazione di ciascun organo. E questo tanto su tragitti intraregionali, effettuati su gomma, quanto su rotte nazionali o internazionali, servite da compagnie aeree private come la Avionord, dotata di una flotta di aerei gestiti da un'apposita divisione medicale. Il sistema Gisto risponde anche a norme precise in termini di confezionamento degli organi, utilizzo di contenitori isotermici con eventuali sistemi di perfusione, documenti da inserire, etichette colorate da apporre sui box.

Innovativi trasponder, dotati anche di antenne Gps, dopo aver memorizzato i dati delle etichette vengono assicurati ai contenitori per garantire l'invio - via sms ed e-mail - di informazioni in tempo reale sulla missione a chi è autorizzato.

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