Renato Mannheimer indagato per reati fiscali

Indagate almeno 5 persone. I finanzieri hanno prelevato negli uffici dell'Ispo la documentazione fiscale relativa agli ultimi 4-5 anni

Renato Mannehimer, presidente dell'Ispo
Renato Mannehimer, presidente dell'Ispo

Ammonta a circa cinque milioni di euro l’evasione fiscale contestata dalla procura di Milano a Renato Mannheimer. Evasione che sarebbe stata possibile, secondo quanto ricostruito dal pm Adriano Scudieri e dalle Fiamme Gialle, attraverso un giro di fatture false, anche tramite società estere. Adesso il sondaggista risulta indagato nell’ambito di una inchiesta per reati fiscali sull’Ispo, l'istituto da lui guidato. "Non so nulla di questi reati - ha commentato Mannheimer - la Guardia di Finanza sta facendo delle indagini non ho gli elementi per fare dichiarazioni, quando li avrò le farò".

A Mannheimer è contestato il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti. Oltre al sondaggista sono indagate anche altre persone. L’inchiesta è condotta dal pm Adriano Scudieri. Questa mattina uomini del nucleo valutario hanno fatto una perquisizione alla sede dell’istituto e allo studio di consulenza commerciale Merlo. Gli accertamenti in corso da parte della Guardia di Finanza, su mandato della procura di Milano, riguardano gli ultimi cinque anni e le perquisizioni di quest’oggi sono servite per acquisire la documentazione fiscale relativa a questo periodo. Le altre persone iscritte del registro degli indagati sono i responsabili o i rappresentanti di altre società del settore dei sondaggi, come l’Ispo, di cui Mannheimer è il presidente.

L’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che ci sia stato un giro di fatture tra queste società al fine del compimento del reato previsto dal decreto legislativo 74/2000, che riguarda appunto la dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o di altri documenti per operazioni inesistenti.

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