Respinta a Fiumicino la militante palestinese Leila Khaled

Negli anni '70 aveva partecipato a due dirottamenti: rimandata in Giordania

Respinta a Fiumicino la militante palestinese Leila Khaled

"Le autorità italiane hanno impedito all'attivista palestinese e membro della segreteria politica del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, Leila Khaled, l'ingresso in Italia e l'hanno costretta a imbarcarsi sul primo volo diretto in Giordania".

È lo stesso gruppo ad annunciare come alla Khaled non sia stato permesso di entrare in Italia, dove era attesa per una serie di dibattiti "in occasione del 50esimo anniversario della nascita del Fronte" che già avevano fatto montare la polemica nei giorni scorsi, quando a Napoli i consiglieri di Forza Italia e Partito Democratico avevano ricordato come l'attivista avesse partecipato a due dirottamenti nel 1969 e nel 1970.

La Khaled avrebbe dovuto parlare a Napoli a un convegno

sull'occupazione militare della Palestina e sul diritto alla resistenza, raccontando anche la sua esperienza personale. Era attesa però anche a Roma, a un evento in un hotel a Porta Maggiore. A cui non potrà partecipare.

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