L'indagine di un gruppo di investigatori della Guardia di Finanza di Genova ha portato all'arresto di un richiedente asilo che di giorno chiedeva l'elemosina mentre di notte spacciava droga
Sono stati sequestrati ben 200 gr di stupefacente durante il controllo antidroga di cui 150 grammi erano posseduti dal richiedente asilo che soleva mettere il ricavato della vendita all'interno di un barattolo con sopra scritto "Offerta libera" per cercare di depistare le indagini.
Durante il controllo sono emersi anche dei capi contraffatti pronti per essere immessi nel mercato gestito dai rivenditori ambulanti. Quello che si sono trovati davanti gli uomini della Gdf è stato soprannominato "il bunker del falso", un capannone a pochissimi passi dal Porto Antico in cui sono stati rinvenuti oltre 12mila capi contraffatti di varie marche italiane e straniere. Gli extracomunitari, oltre a dedicarsi all'attività di spaccio erano dei veri e propri "artigiani del falso", cucendo e stampando su capi d'abbigliamento neutro le marche più famose del mondo e spacciandole così per originali.
Quattro persone sono state denunciate e i laboratori sono stati tutti smantellati.Succede sempre più spesso che i richiedenti asilo, per riuscire ad arrotondare si dedichino ad attività illecite. Solo qualche giorno fa una cittadina del Gambia è stata sorpresa con 6,5 kg di cocaina.
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