Un imprenditore finisce in manette. L'accusa: favoreggiò un latitante

Impegnato negli appalti per la ricostruzione all'Aquila, gli inquirenti lo ritengono vicino a Michele Zagaria

Un imprenditore finisce in manette. L'accusa: favoreggiò un latitante

È finito in manette nell'ambito dell'inchiesta guidata dalla Dda di Napoli, accusato di essere vicino a Michele Zagaria, ex boss del clan dei Casalesi. L'imprenditore Raffaele Cilindro, impegnato negli appalti per la ricostruzione dell'Aquila dopo il terremoto, è stato arrestato dai Ros.

Cilindro, 51 anni, originario di San Cipriano d'Aversa, in provincia di Caserta, avrebbe favorito

la latitanza del boss. Gli sono stati sequestrati beni per un milione e mezzo di euro ed è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Avrebbe versato somme di denario periodicamente per finanziare i Casalesi.

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