Il trucco dei clandestini per evitare il rimpatrio: così restano in Italia

Rifiutando di sottoporsi al test anti-Covid, gli extracomunitari non possono salire su navi ed aerei disposti per il rimpatrio. Senza vaccino, alcuni non possono neppure tornare nel loro Paese d'origine

Il trucco dei clandestini per evitare il rimpatrio: così restano in Italia

Il siero anti-Covid utilizzato come mezzo per restare nel nostro Paese ed evitare l'espulsione, questa la nuova trovata degli stranieri clandestini che dovrebbero invece lasciare l'Italia. Secondo quanto denunciato da Libero, molti extracomunitari non solo non si sottopongono a vaccinazione, andandosene tranquillamente in giro senza green pass base o rafforzato, ma rifiutano anche i tamponi, così da impedire alle autorità di imbarcali su aerei e navi di ritorno.

Il caso in Sicilia

Di casi in tutta la Nazione ce ne sono parecchi, basta controllare la cronaca locale. Pochi i cittadini stranieri che rispettano le regole che invece gli italiani sono obbligati a seguire. Basta leggere quanto accaduto recentemente in Sicilia, dove 13 extracomunitari (gambiani e senegalesi), rigorosamente non vaccinati, hanno lasciato la nave quarantena ormeggiata ad Augusta per andare ad accamparsi in un garage nel centro storico. Con l'aiuto della protezione civile, l'amministrazione locale ha provveduto ad installare una tendopoli all'interno di un parcheggio, così da fornire un alloggio agli stranieri. Proprio nel corso della giornata di ieri, questi ultimi sono stati trasferiti nel centro d'accoglienza di Enna per mezzo di vetture private (senza certificazione, infatti, non potevano salire sugli autobus). Ai nuovi arrivati, dunque, non rimane ora che attendere l'esito della loro richiesta di protezione internazionale.

Coste prese d'assalto anche con le limitazioni

Regole e restrizioni sembrano quindi riguardare solo gli italiani. Le stringenti limitazioni imposte dal governo non hanno infatti impedito agli extracomunitari di continuare a raggiungere le nostre coste. Mentre i cittadini sono costretti ad esibire un certificato anche solo per prendere un caffè, gli sbarchi illegali proseguono senza sosta, tutto sotto gli occhi del ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, richiamata ancora una volta all'ordine da Lega e Fratelli d'Italia.

E se già la situazione relativa all'accoglienza è precaria, fra costi ingenti e strutture al collasso, che cosa si può dire in merito a quella sanitaria? Non c'è forse il rischio che gli extracomunitari possano contagiarsi e contagiare?

Inoltre, se gli stranieri rifiutano di sottoporsi all'inoculazione del siero o di effettuare un tampone, non si potrà procedere con il rimpatrio.

A Siracusa, un 39enne tunisino arrivato in Italia dopo aver violato l'obbligo di lasciare la Tunisia, tornerà nel suo Paese solo se vaccinato. Intanto gli sbarchi proseguono. Nelle ultime ore, la nave Ong Mare Jonio ha raggiunto le nostre coste con più di 200 persone a bordo.

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