Rigopiano, due anni dalla tragedia. Salvini e Di Maio ricordano le vittime

La cerimonia di commemorazione nei pressi delle rovine del resort sommerso nel 2017 da una valanga che ha provocato 29 morti. Sul posto anche i due vicepremier a far sentire la vicinanza delle istituzioni ai parenti delle vittime.

Rigopiano, frazione di Farindola (in provincia di Pescara) oggi si ferma e resta in silenzio per ricordare le sue 29 vittime, 29 vite spezzate dalla caduta di una valanga sull'omonimo resort abruzzese che fu sepolto dalla neve in quel maledetto 18 gennaio di due anni fa.

La cerimonia di commemorazione si svolge a pochi metri dalle macerie dell'Hotel Rigopiano, presenti i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che hanno incontrato il Comitato Vittime di Rigopiano e tutti i parenti delle persone scomparse in quell'infausto disastro che ancora oggi si lascia dietro uno strascico di inevitabili polemiche e grumi di rabbia mai sopita. Ma almeno oggi non ci sarà spazio per le polemiche, per gli aggiornamenti sulle inchieste, per capire se e come si poteva fare qualcosa in più per evitare la tragedia. Oggi Rigopiano deve solo rendere omaggio alla memoria di quelle persone che non sono riuscite a salvarsi, dopo essere rimaste intrappolate per ore all'interno della struttura colpita dall'ammasso di neve, alberi, terra e detriti di ogni genere.

Le parole di Salvini

"Dopo due anni di chiacchiere, di silenzio, adesso nel decreto semplificazioni che arriva in Aula nei prossimi giorni un provvedimento per aiutare vittime, sopravvissuti e feriti. Dieci milioni di euro, perchè le parole se non sono seguite dai fatti, le leggi se sono accompagnate dai fatti non contano niente", ha detto il ministro Salvini. E ancora: "Sono felice di poter abbracciare, di poter portare un minimo di conforto e tutto l'affetto e il calore di milioni di italiani agli orfani, alle vedove, ai papà che hanno perso i figli, ai figli che hanno perso i papà, portando la certezza che lo Stato c'è".

Le parole di Di Maio

"Dobbiamo fare giustizia perchè lo dobbiamo fare. È assurdo quello che è successo e quello che stiamo vedendo negli ultimi giorni.

Noi siamo qui anche per far capire a quei signori da che parte stiamo. Da che parte sta lo Stato. È importante per me comunicarlo anche con la presenza dello Stato qui". Queste le parole del ministro in occasione della commemorazione delle 29 vittime della tragedia di Rigopiano.

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