La frangia dei no vax in Italia è stata molto rumorosa. Da luglio a dicembre, gli irriducibili contro il vaccino hanno preso d'assalto le piazze e le strade con cortei non sempre pacifici e si sono riversati sui social, in particolare sui canali Telegram, per portare avanti la loro campagna di campagna di dissenso contro i politici e contro gli esperti che, fin dal principio hanno sponsorizzato la vaccinazione. A distanza di un anno dalle prime proteste e dai primi insulti, è stato emesso il primo rinvio a giudizio per un no vax che, nei mesi scorsi, ha preso di mira Matteo Bassetti, con insulti reiterati anche sul suo numero di telefono personale.
Chi è il no vax a processo
Lui si chiama Benedetto Milazzo, ha 45 anni e vive a La Spezia con la compagna e due figli. Opera nel ramo delle costruzioni ed è un no vax convinto della prima ora, non pentito di quanto fatto nei mesi precedenti. Nel suo profilo Facebook, non mancano i riferimenti ai no vax, tra i quali una foto son su scritto "io non sono ricattabile". E poi ancora un'altra con uno striscione ben più esplicito: "I vaccini ve li potete ficcare su per il culo". In un'altra inquadra un carro armato e aggiunge: "Destinazione Montecitorio".
Ieri, la Digos ha bussato alla sua porta per consegnare l'avviso di rinvio a giudizio, una comunicazione che l'uomo, come ha raccontato al Corriere della sera, un po' si aspettava. "Quello che ho scritto a Bassetti lo ripeterò anche davanti al giudice, non ho alcun problema a farlo", dice oggi spavaldo ai microfoni del quotidiano. E sul perché si trova ora a processo, Benedetto Milazzo non ha alcun pentimento: "Il professore è stato fra i primi a dire che anche i bambini avrebbero dovuto vaccinarsi, io gli ho spiegato, con un messaggio, che se qualcuno avesse toccato mio figlio sarei andato a cercarlo personalmente".
I messaggi a Matteo Bassetti
Al di là di quello specifico messaggio, però, pare che quelli inviati a Matteo Bassetti siano stati molto più di uno e, com'è immaginabile, non particolarmente dedicati nei confronti del direttore della clinica Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova. Tra ingiurie e dichiarazioni di intenti, i pm Patrizia Petruziello e Sabrina Monteverde hanno deciso di procedere con il processo. "Giù le mani dai bambini… Siamo pronti a tutto", "Buffone, scemo, corrotto", si legge in un alcuni messaggi che sono stati acquisiti gli atti. Come si evince dai suoi profili social, Benedetto Milazzo è un simpatizzante della fronda più estrema dei no vax ma anche di Vladimir Putin e fa parte di quel gruppo di utenti che, nell'autunno, diffusero e utilizzarono il telefono dei virologi per inviare minacce e insulti relativi alle campagne di vaccinazione.
"Mi sento soddisfatto perché vedo i
primi frutti della perseveranza e del lavoro di mesi. Questo rinvio a giudizio è sperato e desiderato ed è uno dei tanti che confido arriveranno nelle prossime settimane", ha dichiarato con soddisfazione il virologo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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